Braglia, ‘Grande reazione dei miei ragazzi’. Monaco,’Il gol? Coronamento di un sogno’


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Non c’è che dire, la cura Braglia continua a dare i suoi frutti. Con la partita di Coppa Italia contro il Matera di ieri, i giallorossi hanno ottenuto la terza vittoria consecutiva da quando il tecnico grossetano siede sulla panchina.

Certo, la competizione non è importante come il campionato ma, nonostante in campo siano scese le seconde linee, quello che è piaciuto è stato l’atteggiamento dei giallorossi, propositivi e mai domi anche dopo il momentaneo pareggio della compagine lucana.
È naturale, quindi, che al termine della sfida, siano tanti i volti sorridenti per il passaggio del turno conquistato.
 
Il primo a presentarsi davanti ai taccuini dei giornalisti in sala stampa è stato l’allenatore giallorosso, Piero Braglia: “L'obiettivo di questa partita era quello di vedere chi può giocare in caso di bisogno, secondo me hanno fatto tutti una buona gara perché non è facile scendere in campo una volta al mese. Monaco è stata bravo, Cicerello ha giocato poco ed è difficile da giudicare, ma se devo essere onesto guardo altro. Alcuni mi sono piaciuti e altri hanno avuto un po’ di problemi. Abruzzese è in forma, Salvi continua ad avere un po’ di dolore, ma oggi ha stretto i denti.  Diop deve imparare a correr e capire che nel calcio si scappa, l'ho detto anche in privato. In area si sa muovere,ma nel calcio moderno tutti si alzano e si abbassano e lui deve imparare a farlo. Sono arrivato da poco e non conosco i motivi della frattura tra Benassi e i tifosi, ma la affronteremo con la società e con il diretto interessato. Fare la guerra non conviene a nessuno. Adesso penso a lunedì, alla sfida con il Monopoli e mi concentro su quella. Penso sempre partita dopo partita e ho vinto a Castellammare in questo modo. Mi è piaciuta la reazione di tutti che dopo il go. I ragazzi hanno immediatamente cercato la rete del nuovo vantaggio”.
                                          
“È stata un coincidenza che appena siamo entrati Vecsei lui abbia fatto il passaggio smarcante e io segnato – ha affermato, invece, i giovanissimo Monaco autore della rete del definitivo 2-1. Lo ringrazierò sempre. Non sapevo se avrei giocato o meno, ma ero l’unico centrocampista di ruolo in panchina, poi, Salvi, prima della gara, mi ha detto di tenermi pronto perché aveva solo un quarto d’ora di autonomia – scherza. Esordire e segnare in maglia giallorossa è stata la realizzazione di un sogno, sono cresciuto nel Settore Giovanile giallorosso e sono leccese. Questo non è un bel periodo, l’anno scorso ho disputato un campionato di Serie D, in questa stagione, invece, mi trovo ad allenarmi con la prima squadra non potendo essere utilizzato e a giocare con la Berretti. Lo spazio è poco e vorrei continuare a giocare. Vedremo a gennaio come andranno a finire le cose. Il gol lo dedico alla mia famiglia e alla mia ragazza. Mio padre mi dice di non mollare mai e di continuare a lavorare come un professionista”
 
È stata poi la volta del tecnico dei lucani ed ex difensore del Lecce, Pasquale Padalino: “La gara di oggi per noi era importante perché costituiva un banco di prova e penso che abbiamo fatto un'ottima gara nonostante siano scese in campo le seconde linee. Ritengo che dobbiamo fare qualcosa di più a livello individuale perché stiamo migliorando la fase di gioco, ma non conseguiamo risultati. Per il momento l'obiettivo è quello di salvarsi, poi, nel girone di ritorno si vedrà. C'erano sei sette giocatori mai visti dal primo minuto e li ho fatti scendere in campo per vedere le prestazioni che possono darmi. Sicuramente alcuni torneranno utili questa domenica. Con Trinchera ho un buon rapporto anche se ultimamente non ci stiamo sentendo molto, fa un po’ la primadonna, è qualche anno più piccolo di me anche se sembra più vecchio, ma gli faccio i complimenti perché è giunto in una grande piazza come quella di  Lecce”.
 
“Sono soddisfatto per il gol, dopo il lavoro che facciamo in gruppo, ci tenevo tanto e spero di continuare così per il resto del campionato – ha dichiarato, invece, l’attaccante Diop alla prima marcatura stagionale in maglia giallorossa. Condivido pienamente quello che dice mister Braglia, perché io posso pensare di correre bene e invece non è così e se seguo i suoi consigli posso dare di più. Il gesto compiuto dopo la marcatura in senegalese sta a indicare la speranza di ripetersi. Un attaccante oltre a giocare con la squadra deve fare il gol anche per sentirsi meglio e liberarsi mentalmente. Ho giocato a Matera mi sono trovato bene con squadra e tifosi, ma non mi dispiace aver segnato, perché sono e mi sento parte integrante del Lecce, devo ammettere, però, che mi sono emozionato quando mi hanno salutato i miei ex tifosi. Parlo bene l’italiano, ma devo esprimermi con i gol, sono pagato per quello. La segnatura la dedico ai compagni che mi incoraggiano sempre e mi stimolano a concentrarmi per segnare. Ero con Braglia a Castellammare ero giovane e ancora non conoscevo il suo modo di allenare  e quando ho saputo che sarebbe arrivato qui sono stato molto contento perché  ha sempre lavorato per  correggere i miei errori”.