Non parte come tutti si aspettavano il nuovo anno del Lecce. Sul campo della Lupa Castelli Romani, ultima in classifica, infatti, finisce solo 1 a 1: i giallorossi non convincono, ma passano in vantaggio con il nuovo acquisto Caturano. Poi, a cinque minuti dal termine, un'altrettanto brutta Lupa Castelli trova il pari, spezzando in gola l'urlo di un possibile, ennesimo, rilancio in classifica. Quel maledetto salto di qualità proprio non si riesce a compiere.
Perucchini, 6: l'attacco della Lupa Castelli è il peggiore del torneo, ma i suoi difensori decidono spesso e volentieri di tenerlo impegnato lasciando spazio a molte, troppe, offensive laziali. Mai nessun tiro insidioso e, di conseguenza, nessun intervento provvidenziale. Si vede superato dalla sfera all'85esimo, ma non ci poteva fare nulla.
Legittimo, 6: è l'unico a mostrare un pizzico di lucidità in più rispetto ai suoi compagni di reparto. Il cauto 4-4-2 impone lui di restare guardingo e quando viene chiamato in causa risponde presente. Provvidenziale la sua chiusura al 50' sradicando dai piedi di Mastropietro l'opportunità dell'1-0.
Freddi, 6-: dopo un primo tempo non propriamente brillante, esce alla distanza, mostrando le sue doti nei secondi 45 minuti. Fino al vantaggio si spinge anche in avanti e sui calci piazzati spesso e volentieri ci arriva per primo di testa, peccando però in precisione.
Abruzzese, 5: non sempre impeccabile in fase di impostazione, ci mette la solita presenza fisica. Il reparto offensivo dei 'lupi' non fa scintille, ma alcune sue disattenzioni contribuiscono a rendere insidiose le incursioni avversarie. Ci mette lo zampino sulla beffa finale, perdendosi Mastropietro.
Lepore, 5.5: è su tutti i calci piazzati, ma di pennellare con precisione proprio non c'è verso. Il solito pendolino tutto cuore, ma non regala spunti interessanti. Sul piano del gioco fa un passo indietro rispetto alle precedenti uscite.
Vecsei, 4.5: un vero e proprio fantasma nel rettangolo verde. Braglia dà fiducia all'ungherese vista l'indisponibilità di Surraco, ma dopo la prestazione di oggi riuscire a riconquistare le attenzioni del tecnico sarà dura. Mai nel vivo del gioco.
Salvi, 5: insieme al suo compagno di reparto potrebbe far faville davanti ad un centrocampo avversario tecnicamente inferiore. Eppure va in affanno anche lui: non era facile impostare su un campo del genere, ma non può essere una scusa.
Papini, 5: poteva tranquillamente giganteggiare nel cuore di due formazioni sottotono, ma non brilla nemmeno lui. Aveva concluso il 2015 senza nemmeno un'ammonizione nel mese dicembre, ma nella prima uscita del nuovo anno torna a vedersi sventolato il giallo all'ultimo minuto della prima frazione. Esce e lascia la fascia di capitano al 66'.
dal 66' De Feudis, senza voto: rileva un capitano sottotono ed è chiamato a dare sostanza ad un centrocampo in difficoltà. Senza gloria, né infamia.
Carrozza, 4.5: il 2016 porta la prima maglia da titolare in campionato per l'offensivo di Gallipoli e lui delude. È evidente che i meccanismi della squadra, considerato il suo scarso impiego, non sono per nulla familiari e lui sbaglia più di qualche appoggio, dimostrando anche superficialità in fase di impostazione. Se deve essere lui il sostituito per una possibile cessione di Doumbia allora la strada da fare è tutta in salita.
dal 1' s.t. Liviero, 6: prova a riprendersi il palcoscenico giallorosso e a tratti pare essere tra i protagonisti principali. Con lui sulle mattonelle dei calci piazzati il Lecce acquista maggior precisione: sul il cross vincente, direttamente da calcio d'angolo, per il vantaggio di Caturano.
Curiale, 5: non fa eccezione rispetto a tutti i suoi compagni di squadra e non brilla nemmeno lui. Nel primo tempo è sembrato il fantasma di inizio stagione, incapace di incidere a dovere. Poi, con l'uscita di Moscardelli, diventa la prima punta in assoluto e inizia a muoversi meglio.
Moscardelli, 5: va in gol al 15', ma la sua posizione viene ritenuta irregolare. È l'unica occasione in cui si rende pericoloso: non incide, non punge e non inventa. Ci mette solo tanta corsa che però non basta. Lascia il campo a mezz'ora dal termine.
dal 59' Caturano, 6.5: pronti-via e il neo arrivato è chiamato a rilevare un evanescente Moscardelli. Tocca il suo primo pallone al 63' quando, sugli sviluppi di un corner, impatta debolmente con la testa. Poi decide di bagnare il suo debutto in giallorosso con il gol del vantaggio salentino: non bello, ma efficace. All'81', poi, ha la clamorosa occasione della doppietta personale, ma sullo scatto (complice anche un terreno di gioco 'improponibile') accusa un acciacco muscolare ed è costretto ad uscire lasciando i compagni in dieci: saranno da valutare le sue condizioni.
Braglia, 5: non è un bel Lecce quello che inaugura il 2016 e il tecnico lo sa. Sorprende ancora una volta tutti con l'inizio dal primo minuto di Vecsei e Carrozza: due mosse che non lo hanno ripagato. Si rivela giusta, invece, la carta Caturano al posto di Moscardelli. Il Lecce continua a non perdere e a muovere la classifica: in campo ci sono anche gli avversari, ma quelli odierni parevano decisamente abordabili. Un passo indietro sotto molti aspetti.