Ci sono voluti degli ingenerosi (per tutti!) tempi supplementari, ma il primo Lecce della stagione fa vedere buone cose, batte la Feralpisalò e accede al terzo turno eliminatorio di Coppa Italia. Nella prima uscita ufficiale del nuovo corso, i giallorossi ben impressionano, nei limiti del possibile, per tenuta e voglia di andare a rete. Con 8 nuovi elementi visti all’opera, a spiccare su tutti ci sono Palombi, autore della rete decisiva, ma soprattutto la mediana con Falco trequartista (miglior in campo) e Mancosu. C’è ancora tanto da fare, ma intanto adesso si vola a Genova, dove domenica prossima i salentini saranno ospiti del Genoa per il terzo turno di TIM Cup.
Vigorito, 6.5: debutto assoluto per l’ultimo arrivato in casa Lecce che si fa sempre trovare pronto e reattivo. Ottimi riflessi al 43esimo quando prima è bravo a deviare a lato un tiro insidioso di Ferretti, poi sulla ribattuta dice di no a Mordini di grande istinto. Praticamente inoperoso nel corso del secondo tempo e così decide di uscire fuori area al 36esimo per difendere, abilmente, una rimessa laterale.
Lepore, 5.5: nuovo debutto da combattente per il capitano che si danna l’anima, al netto di una condizione non ancora ottimale e di qualche (anzi più di qualche) cross e appoggio fuori misura. Alla mezzora della ripresa si presenta sul dischetto del rigore: spiazza Livieri, ma angola troppo, fallendo la possibilità di siglare il primo gol della stagione.
Cosenza, 6: cambiano le stagioni, cambiano le categorie, ma la difesa giallorossa ha un solo condottiero. E’ lui a guidare la retroguardia, con sicurezza e carattere. Non sempre bello a vedere, ma comunque efficace.
Marino, 6: insieme a Cosenza forma la coppia centrale di difesa più collaudata possibile. Fa il suo senza eccessi: molto attento e reattivo al decimo della ripresa quando sventa sotto porta un pallone vacante e insidioso, a pochi centimetri da Vigorito.
Calderoni, 6.5: c’era tanta attesa per vedere all’opera il nuovo titolare della corsia mancina. Corre finché ne ha, poi dispensa tocchi senza incorrere in troppi rischi. Bel tiro al 20esimo del secondo tempo che lambisce il palo alla destra del portiere lombardo. Poco prima di lasciare il campo in avvio di extra time, si lancia in una bella corsa, culminata con l’assist vincente per il vaneggio di Palombi. Decisamente la sua miglior giocata della serata.
dal 8′ suppl. Fiamozzi, 6: entra in avvio di supplementari, a risultato sbloccato, e pensa più a contenere che a spingere. Bene i movimenti.
Arrigoni, 6+ : il faro del centrocampo, il regista della manovra. Riesce sempre a fare e a dire la sua, restando anche quest’anno il punto di riferimento dei suoi. Cala alla distanza, inevitabilmente, e nell’ultima parte di gara lascia le redini della manovra al giovane Petriccione.
Haye, 6: l’olandese era uno degli elementi più attesi e tenuti sott’occhio da tutta la tifoseria. La stoffa non manca, e si vede: dimostra a tratti una buona visione di gioco, ma è lontano dalla forma fisica ideale per fare quel lavoro sporco che lo scorso campionato faceva Armellino. Ammonito al quarto d’ora della seconda frazione di gioco, esce poco prima del 20esimo.
dal 18′ s.t. Petriccione, 6.5: l’ex Bari entra tra gli applausi sulla fiducia del suo nuovo pubblico. Viene subito ammonito, molto generosamente, al 25esimo per simulazione in area. Tre minuti dopo è abile a guadarsi il fallo da rigore poi sbagliato da capitan Lepore. Il ragazzo comunque ha gamba, testa e sangue freddo. Tempi supplementari disputati da play maker, con buoni risultati.
Mancosu, 7- : molto bene in fase iniziale per il centrocampista sardo che, a parte qualche lieve ritardo in alcuni frangenti, corre, imposta e tira spesso (sua la prima conclusione nello specchio della porta avversaria al 23′). Da vedere e rivedere il suo lancio per Pettinari al 30esimo, con l’ex Pescara bravo a servire di prima Falco.
Falco, 7: ritorno in grande spolvero per il trequartista tarantino che si dimostra tra gli elementi più in palla dell’undici titolare. Bravo a muoversi tra le linee, alla mezz’ora bella la sua conclusione dal limite dell’area di rigore, al termine di una azione bellissima, iniziata da un lancio magistrale di Mancosu. Cerca il gol con insistenza, sopratutto con tiri da fuori. Esce, tra gli applausi scroscianti del “Via del Mare”, poco dopo il vantaggio.
dal 7′ suppl. Tabanelli, 6.5: l’ex Padova entra ed è subito show. I suoi tifosi hanno potuto ammirare cose fin qui mai viste da parte sue: ottimo nel recupero, bei giochi di gambe, voglia di aprire il gioco e intesa con i compagni. Taba già si sente una colonna!
Palombi, 6+ : il giovane scuola-Lazio, dopo l’ottimo pre-campionato, è sicuramente l’elemento più vivace del pacchetto offensivo. Si muove con insistenza e con disinvoltura e l’intesa con i suoi nuovi compagni sembra già buona. In avvio di tempi supplementari, quindi, decide che è giunto il momento di mettere la sua firma sul primo gol giallorosso
Pettinari, 6- : il nuovo bomber giallorosso gioca più lontano dall’area di rigore avversaria rispetto al suo compagno di reparto. In questo è molto bravo a tenere palla e far salire i suoi, anche se in un paio di circostanze sbaglia il disimpegno decisivo. Pregievole la sua mezza girata al 40esimo quando, ben pescato in area da Mancosu, la deposita di poco al lato di Livieri. Al 20esimo della seconda frazione viene richiamato in panca.
dal 19′ s.t. Saraniti, 6+ : entra molto bene nell’economia del match e fa vedere tutta la sua stoffa in fatto di controllo, visione di gioco e ricerca della porta. Quest’anno avrà la grande opportunità di mettere in difficoltà Liverani e giocarsi le sue chances in Serie B.
Liverani, 6.5: dopo 120 minuti di gioco, in cui la sua squadra ha sempre dettato ritmi e tempi, possiamo tranquillamente affermare che ci sono buone solide per far bene. Il Lecce di mister Liverani non si snatura, e pur cambiando molte pedine, sembra avere già una chiara e precisa identità. Certo, siamo ancora nel calcio d’agosto, mancano un paio di innesti, ma il nuovo Lecce c’è. Molto bene la trequarti con Falco, vivace Palombi, da registrare ancora qualcosa lungo le corsie laterali, ma con Fiamozzi sembra poter esserci un bel materiale su cui lavorare. Bene mister: ora tutti a Genova!