Tre anni fa l’inferno del fallimento che l’ha cancellata dai tornei professionistici, dopo che, negli anni ’90 è stata una delle compagini italiane più vincenti in Europa. Poi la volontà di un gruppo di importantissimi imprenditori locali che ha rifondato la società e programmato il futuro, infine, ieri, il ritorno nel calcio che conta, con la promozione, la terza consecutiva, al Massimo Torneo.
Con il successo sullo Spezia e il contestuale pareggio, inaspettato, del Frosinone con il Foggia, nella serata di ieri il Parma ha fatto il cosiddetto “salto di qualità” e l’anno prossimo tornerà a calcare i campi della Sere A.
In questo successo, il terzo di fila ripetiamo, ci sono due importantissimi pezzi di Salento, due fondamentali pezzi di Salento e rispondono ai nomi di Daniele Faggiano e Rino Soda.
Il primo, leccese di Veglie, è il Direttore Sportivo del sodalizio crociato, una vera e propria garanzia di successo. L’uomo del mercato gialloblu, infatti, è alla sua quinta promozione: la prima da capo degli osservatori del Bari, quando era il braccio destro di Giorgio Perinetti e ad allenare i biancorossi era un altro leccese di grandissimo successo, tal Antonio Conte; la seconda al Siena e sempre con Conte sulla panchina; la terza, ahinoi, quando ricopriva la carica di Ds del Trapani che conquistò la Serie B proprio ai danni del Lecce nella prima delle tre sciagurate stagioni a guida Tesoro; la quarta l’anno scorso, con la formazione emiliana, vincendo i Play Off e, infine, l’ultimo atto è andato in scena ieri sera.
Nel corso del mercato ha portato nella città ducale grandi giocatori del calibro di Ceravolo (promozione dalla B alla A l’anno passato con il Benevento) e Ciceretti; è lui che l’anno scorso ha voluto D’Aversa allenatore e lo ha difeso nei momenti in cui le cose non sono andate per il meglio ed è lui, infine, che ha chiamato, per ricoprire il delicatissimo ruolo di fisioterapista, Rino Soda.
Rino Soda è anch’egli leccese, di Squinzano per la precisione, è affidata a lui la cura dei muscoli dei calciatori gialloblu e non solo… Rino per più di vent’anni ha ricoperto lo stesso incarico nell’U.S. Lecce, dalle sue mani sono passati tutti i più grandi calciatori che hanno calcato il terreno di gioco del “Via del Mare”, molti dei quali, i più famosi, si affidano ancora alle sue cure. E se buon sangue non mente il futuro per la formazione giallorossa è molto roseo, visto che, il massaggiatore dei giallorossi che hanno conquistato quest’anno il salto tra i cadetti è il figlio Francesco.
A loro, però, si aggiungono due salentini acquisiti.
Il tecnico Roberto D’Aversa, infatti, ha vestito le maglie del Casarano – ingaggiato dall’allora Ds Pantaleo Corvino – e del Gallipoli in Serie B.
Infine necessita una menzione speciale il centrocampista Gianni Munari. Cinque stagioni con la maglia del Lecce, due promozioni dalla B alla A e una salvezza nel massimo campionato. Il centrocampista di Sassuolo è sempre stato uno degli idoli dei tifosi salentini e lui ha sempre ripagato. È, infatti, rimasto molto legato al Salento tanto da aver acquistato casa a Porto Cesareo per trascorrere le vacanze.