Il Foggia batte il Lecce anche nel ritorno dei Play-Off. I giallorossi dicono addio al sogno Serie B


Condividi su

Il Foggia vince per 2 a 1 la semifinale di ritorno dei play-off ed accede meritatamente alla finale che lo vedrà opposto al Pisa di Gattuso.
 
Le reti tutte nella ripresa con Riverola e Sarno per i "satanelli" e Caturano per i Salentini.
 
Mister Braglia oltre ad aver, ancora un volta, tarpato le ali alla sua squadra per tutti i primi 45° minuti con un gioco rinunciatario e catenacciaro, si è fatto allontanare dal terreno del gioco per la terza volta in questo campionato, almeno per lui questo è un record  in negativo del tutto personale.
 
I salentini la loro finale l'hanno persa strada facendo quando Matera, Melfi, Catanzaro e Akragas solo per citarne alcune, hanno fermato il Lecce sul più bello non consentendo ai giallorossi di acciuffare il Benevento per un nonnulla. I dodici pareggi conquistati dai leccesi sono stati un po' troppi a fronte dei sanniti e degli stessi dauni che hanno conquistato posizioni di alta classifica a suon di gol. Resta il rammarico di disputare per il quarto anno consecutivo l'infernale campionato di lega pro ma la nuova società ha tutte le carte in regola di cambiare e di programmare seriamente il prossimo torneo.
 
Una flebile speranza di passare il turno i tifosi leccesi la covavano anche se, ad onor del vero, in pochi ci hanno creduto visto l'esiguo numero assiepato sugli spalti dello "Zaccheria".  La direzione di gara è affidata al fischietto di Tivoli Marinelli che ha saputo gestire, per tutto l'arco dei 95 minuti, sia la gara che gli animi di tutti e 22 i calciatori, a dir poco, sull'orlo di una crisi di nervi .
 
Per Lecce, il leitmotiv è stato quello di scendere in campo con la paura che fa 90 e dopo una lunga fase di studio ecco che il Foggia con Di Chiara fa tremare la difesa giallorossa al 17° quando a faccia a faccia con Perucchini si fa ipnotizzare dall'estremo giallorosso che con una strepitosa parata devia la sfera sulla traversa. Il Lecce è in balia dell'attacco foggiano con l'ex Chirico che si rivelerà essere una spina nel fianco per la retroguardia salentina tenendola sotto scacco per tutta la  partita (vero Legittimo?). Al 24° è la volta di Sarno a provarci dalla distanza con un tiro a giro ma la sfera scivola via in fin di palo. Timida reazione del Lecce al 26° con Moscardelli (superlativa la sua prestazione sia in fase di attacco che di rimessa, la società ha il dovere di trattenerlo almeno per un'altro anno) che da 20 metri prova a sorprendere Narciso con la palla che si perde di poco fuori. Il Foggia macina gioco con Sarno, Iammello, Chirico, Vacca le cui triangolazioni nei sedici metri ubriacano la retroguardia giallorossa in affanno per tutto l'arco del primo tempo. Al 44° giusta l'ammonizione a Chiricò per aver simulato in area leccese un fallo inesistente. Il primo tempo si chiude a reti bianche ma ciò non significa che i primi 45 minuti siano stati all'insegna della camomilla, anzi, le emozioni non sono mancate ma ahinoi sono state tutte di marca rossonera.
 
La riprese si apre senza sostituzioni per entrambe le compagini ma già al 4° Riverola da circa trenta metri sferra un missile che esplode inesorabilmente sotto l'incrocio dei pali difesi dall'incolpevole Perucchini per il meritato vantaggio foggiano. Ma il Lecce poteva già,due minuti più tardi, pareggiare i conti se solo Moscardelli fosse stato più cinico a tu per tu con Narciso il quale con una manata d'istinto nega la gioia del gol al bomber di Mons. Il Lecce appare come per incanto trasformato tant'è vero che al 9° è ancora Moscardelli di testa a sfiorare il palo. Ed è sempre il barbuto bomber che al 15° prova a sorprendere il portiere locale con un pallonetto da centrocampo ma questa volta Narciso ci mette una pezza deviando la sfera in angolo. Al 15°, proprio nel momento in cui il Lecce dava il meglio di sè, Sarno, scappato a Cosenza e ben servito da Chiricò, da posizione defilata non da scampo a Perucchini per il 2 a 0. Al 26° fuori Surraco (quasi mai in partita) dentro De Feudis. Due minuti più tardi il Lecce accorcia le distanze con Caturano che raccoglie di testa ed insacca un tiro di Doumbia calciato sulla traversa. Al 31° il Foggia con Iammello poteva triplicare il conto ma a porta praticamente spalancata arriva con un attimo di ritardo. Da qui alla fine solo una miriade di sostituzioni per entrambe le squadre con Carrozza e Sowe che rilevano rispettivamente Salvi e Doumbia per il Lecce e l'ex Angelo al posto di Agnelli e Maza per Vacca.
 

Il Lecce centra il suo quarto fallimento consecutivo è proprio da questa disfatta che deve ripartire le rinascita della squadra poiché ha una società sana, capace e vogliosa di ben figurare per il futuro.