Il Lecce chiude con una prestazione deludente e nel peggiore dei modi il girone di andata. Non va oltre il pareggio la squadra di Braglia in casa del fanalino di coda Lupa Castelli che, nonostante avesse di fronte il blasonato Lecce, ha dato filo da torcere ai giallorossi agguantando allo scadere il meritato pareggio.
I salentini questa volta non brillano per tutti i 90 minuti denotando, in alcuni calciatori, un colossale calo fisico: Curiale non è più quello visto contro il Benevento prima della sosta natalizia; Vecsei è uno spauracchio e si fa fatica a vederlo con il pallone tra i piedi ; Carrozza per tutto l'arco dei primi 45 minuti è stato davvero un fantasma in mezzo al campo; Moscardelli, giustamente avvicendato con il neo acquisto Caturano, a parte qualche tocco di classe, è risultato poco incisivo e reattivo nei sedici metri.
I primi dieci minuti dalle partita scorrono via tra gli sbadigli generali e le palpebre che si aprono e si chiudono per via della noia che impera sovrana sul terreno di gioco di Rieti. A scuotere gli animi al 13° ci pensa Scardina che di testa a giro sfiora il palo alla sinistra di Perucchini. Al 15° Moscardelli va in gol ma la sua posizione è giudicata dall'arbitro maceratese in offside. Due minuti più tardi Icardi ci prova dal limite con la palla che termina di poco al lato. Al 26° è ancora la squadra locale a mettere i brividi alla difesa salentina con Mastropietro che da posizione defilata lascia partire un siluro che sfiora la traversa, ma nella circostanza Perucchini era sulla traiettoria del pallone. Al 36° prima sostituzione della partita esce Icardi per infortunio al suo posto entra Ricamato. Tutta qui la prima frazione di gioco che termina a reti inviolate, ma il Lecce avrebbe dovuto e potuto fare di più, anzi, la Lupa Castelli in più di qualche occasione, ha provato a violare la porta difesa da Perucchini, ma a causa dell'imprecisione dei suoi modestissimi calciatori le azioni si sono spente drasticamente quasi sempre in fondo al campo.
Dell'opaca prestazione di Carrozza se ne avvede finalmente anche Braglia che al 46° della ripresa che lo sostituisce con Liviero. Al 53° altro brivido in area giallorossa: Legittimo toglie dai piedi di Mastropietro il pallone nel momento in cui stava calciando solo davanti a Perucchini. Al 58° Lecce vicino al vantaggio con Freddi che di testa svirgola la sfera da ottima posizione. Al 66° Braglia manda in campo De Feudis per Papini e quattro minuti più tardi per la Lupa Castelli Carta rileva Proietti. Al 72° dopo un insistente arrembaggio al fortino amaranto ecco che su calcio dalla bandierina di Liviero, Caturano, subentrato ad uno spento Moscardelli, di rapina sigla il vantaggio per il Lecce. Otto minuti più tardi i salentini potevano chiudere definitivamente l'incontro sempre con lo stesso Caturano, ma questa volta a tu per tu col portiere locale spedisce incredibilmente la palla in fin di palo. Al 86° la Lupa Castelli pareggia i conti con Mastropietro che al volo di sinistro fredda Perucchini dopo una leggera deviazione di un difensore leccese.
Altro passo indietro della squadra di mister Braglia che non riesce mai a fare il salto di qualità, a Rieti con la Lupa Castelli con soli cinque punti in classifica era doveroso vincere per dare continuità al proprio campionato, ma così non è stato. Non saranno pochi i problemi che il tecnico grossetano dovrà risolvere in vista del derby di domenica prossima in casa dei cugini della Fidelis Andria.
Ivan Vedruccio