Il leccese Antonio Conte allenatore della Juventus


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Dopo aver riportato in serie A, alla fine di un solo anno di purgatorio tra i cadetti, il club del presidente Mezzaroma all'ombra di Piazza del Campo, Antonio Conte, che portò già nel massimo campionato il Bari dei Matarrese, imponendosi all'attenzione di tutti per il gioco offensivo e spregiudicato, ha firmato oggi un contratto biennale che lo legherà alla Juventus della famiglia Agnelli.

Per Conte, punto di forza del Lecce di Mazzone e della Juventus di Marcello Lippi – come anche dichiarato nella conferenza stampa di presentazione – è un ritorno a casa. L'ex centrocampista centrale debuttò in Serie A il 6 aprile 1986 in Lecce-Pisa 1-1. Nel novembre 1991 passò alla Juventus, dove divenne subito un punto fermo della squadra.

Con la maglia bianconera ha collezionato in campionato 296 presenze e 29 gol e in totale 419 presenze e 44 gol, vincendo numerosi trofei, fra cui 5 scudetti, 4 Supercoppe Italiane, 1 Champions League ed 1 Coppa Intercontinentale. Con la Nazionale italiana ha preso parte al Mondiale 1994 e all'Europeo 2000, uscendo sconfitto in finale in entrambe le competizioni. Ha invece saltato a causa di un infortunio l'Europeo 1996.

Non idilliaco il suo rapporto con i tifosi organizzati del Lecce, i quali, non gli rimproverano tanto la guida tecnica del Bari, quanto, a loro dire, gesti di eccessiva esultanza in occasione di una sfida tra Juventus e Lecce. Gara nella quale, dopo aver segnato il primo gol, non si trattenne dall'esprimere la propria gioia, senza nessun pensiero d'affetto per i tifosi leccesi(come va tanto di moda oggi). Per completezza d'informazione, va ricordato che quell'esultanza era successiva ad un infortunio durato circa sei lunghi mesi.