Le magie di Pacilli e l’ordine di Fiordilino non bastano. Solo un pari per il Lecce contro il Monopoli. Le pagelle


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Sei gol, tre per parte: finisce con una festa del gol il derby tra Lecce e Monopoli. Una partita dalle tante sfaccettature in casa giallorossa: primo tempo scialbo e di grande sofferenza che sembrava raddrizzato solo dal gol di Tsonev. Il Lecce però chiude la prima frazione sotto e serve una grande reazione nella ripresa per rimettere tutto in ordine. Il Lecce fa vedere il suo carattere nella seconda frazione: Mancosu e Caturano rimandano in orbita i salentini, ma sul finale arriva la beffa del pareggio. Il punto finale lascia l'amaro in bocca (leggi la cronaca del match).
 
Gomis, 5.5 : una partita apparentemente senza infamia ne lode, soprattutto nel primo tempo quando resta inoperoso. Nulla poteva sul colpo di testa di Montini con cui i biancoverdi trovano il gol del pareggio. Nella riprese è sicuro al 30esimo del secondo tempo con una uscita a doppio pugno, ma nel finale non si intende con Cosenza con Gatto che si infila di testa per il 3 pari.
 
Vitofrancesco, 5.5: il più lento dei suoi, da un suo disimpegno sbagliato arriva il primo tiro in porta della partita: un tentativo di Montini al 7' terminato al lato. Non lesina impegno, ma non prova mai la giocata di prima e spesso il tocco in più manda fuori tempo il resto della truppa giallorossa.
 
Cosenza, 6- : il Monopoli si fa vedere poco dalle sue parti per tutta la partita, ma quando i Gabbiani si affacciano in avanti, sanno come far male e il più delle volte serve tutto il suo fisico e la sua poca delicatezza sono provvidenziali. È sfortunato, però, in occasione del gol dell'1-2: una sua deviazione rimette in gioco Ferrara che deposita in rete. Blackout, però, al 36esimo della seconda frazione quando si perde completamente Gatto consentendo ai baresi di pareggiare ancora.
 
Giosa, 6: al pari del suo compagno di reparto, ci mette sostanza e predica calma. Non fa complimenti quando la palla svolazza dalle sue zone e lui, che sia di piede o che sia di testa, la spazza via. Ha però la colpa di chiudere in ritardo al 38' su Montini che di testa buca Gomis per la marcatura dell'1 a 1. Roccioso nella ripresa quando interviene con un paio di scivolate da brividi. Ammonito al 20' della seconda frazione per una trattenuta.
 
Dal 41' s.t. Drudi, senza voto.
 
Ciancio, 6+ : abbiamo visto un Ciancio migliore in altre uscite, ma la sufficienza è abbondantemente meritata, e superata, per una gara condotta bene anche sul filo dei nervi. Tanti i chilometri macinati sulla corsia sinistra, sebbene non sempre premiati dai suoi compagni. Molto meglio nella ripresa quando mette più volte il turbo. Il 3 a 3, tuttavia, nasce dalle sue parti.
 
Tsonev, 7: ogni settimana che passa si conferma sempre più. Il vero geometra del centrocampo, il giovane bulgaro ha sempre la soluzione a portata di mano: che sia un passaggio corto e una cambio improvviso di gioco, difficilmente perde palla. Anzi, spesso è bravo anche a recuperala: come accade al 30' quando con una scivolata sradica la palla dai piedi di un avversario, rimette in moto la macchina giallorossa e da fuori area trova la deviazione vincente per il gol dell'1 a 0.
 
Fiordilino, 7+ : veramente prezioso in fase di contenimento dove oggi sbaglia poco quanto niente. Più di qualcuno i palloni recuperati direttamente dai piedi degli avversari che contro di lui vanno spesso 'sotto'. Tanta personalità per un giovanissimo che anche oggi ha mostrato tutte le sue doti.
 
Mancosu, 6.5: nel primo tempo sembra che a giocare sia stato il fantasma di se stesso. Spento, poco preciso e persino fuori fase. Poi negli spogliatoi, a lui come a tutta la squadra, arriva la scossa di Padalino, e il centrocampista sardo nella seconda parte di gara fa vedere tutto il meglio di cui è capace: alza la testa e da il via alla rimonta salentina con un destro millimetrico che prima bacia il palo e poi si deposita alle spalle di Mirarco.
 
Pacilli, 7- : inizia il girone di ritorno e lui continua a far vedere tocchi d'alta classe. Nei primi 45 minuti ci prova in un paio di occasioni a dare vivacità alla manovra. Poi tutti in piedi per quello che combina al 10' della ripresa quando mette a sedere un avversario, alza la testa 'chiama' al gol Salvatore Caturano. Meriterebbe il gol per incorniciare una grande prova: la rete la sfiora soltanto alla mezzora del secondo tempo quando con un tiro a giro da fuori area colpisce il palo più lontano strappando applausi agli 11mila del 'Via del Mare'. Stessa cosa cinque minuti più tardi.
 
dal 41' s.t. Vutov, senza voto.
 
Doumbia, 6.5: vive decisamente il miglior momento di forma fisica della sua stagione. Lo dimostra la velocità che prova a metterci ogni volta che ha la palla tra i piedi e l'imprevedibilità quando punta l'uomo. I suoi movimenti spesso mandano fuori tempo il Monopoli e con un paio di tiri cerca anche il gol che ancora manca in stagione. Esce tra gli applausi del pubblico.
 
dal 31' s.t. Lepore, senza voto: a inizio partita la società celebra le sue 100 presenze in giallorosso raggiunte contro la Paganese, ma Padalino gli risparmia gran parte della partita in vista anche del prossimo impegno. Entra per l'ultima parte di match ma non incide particolarmente.
 
Caturano, 6+ : grande sofferenza nel primo tempo quando il bomber di Scampia tocca pochissimi palloni utili. Cosa si divora al 44esimo quando, servito dalla sinistra da Ciancio, la tocca di testa ma la sfera si perde sul fondo sfiorando soltanto il palo. Nella ripresa prova a venir fuori: di prepotenza al 10' di testa sigla il momentaneo 3 a 2.
 
Padalino, 6: è un Lecce a due facce. Nel primo tempo serve una deviazione sul tiro di Tsonev, unico tiro dei primi 45 minuti, per mandare in vantaggio la sua truppa che, però, accusa due svarioni e va negli spogliatoi in svantaggio. Il 4-3-3 sembra saturo, prevedibile e poco dinamico. Lui però insiste: non cambia assetto e nella ripresa i suoi entrano con un piglio decisamente più arrembante. Prima il pareggio, poi il sorpasso, fino al pareggio degli ospiti. L'assalto finale non paga e il Lecce chiude l'anno davanti al suo pubblico con un pirotecnico pareggio che adesso mette in bilico il primato in classifica.