In attesa di Fabio Liverani – il quale sarà annunciato come nuovo allenatore nella giornata di domani – il Lecce torna alla vittoria. Dopo la débâcle di Catania, i giallorossi tornano al successo contro il Rende e rilanciano le proprie ambizioni in classifica. Gara difficile quella contro i calabresi, sbloccata soltanto nella ripresa da un colpo di vesta vincente di Marco Mancosu. Tanta però la fatica per i salentini che ottengono un gran possesso, ma senza costruire molte nitide occasioni da rete.
Al termine di una settimana tra le più difficili degli ultimi anni, il Lecce si presenta all’appuntamento con la stessa intelaiatura di sempre: Primo Maragliulo, come annunciato alla vigilia, non stravolge schemi ed equilibri costruiti con fatica in estate. Recupera alcuni elementi fino a sabato scorso alle prese con acciacchi e guai muscolari, ma deve rinunciare al terzino Simone Ciancio. Con Perucchini in porta, è capitan Lepore ad abbassarsi sulla linea dei difensori: accanto a lui i centrali Cosenza e Drudi (Marino in panca), terzino sinistro è Di Matteo. Centrocampo, invece, confermato in blocco, con Arrigoni, Armellino e Mancosu. In attacco, invece, si ricompone il tridente composto da Pacilli, Torromino e Caturano.
Dall’altra parte, il Rende di mister Troncini si affida al collaudato 3-5-2 che nelle prime tre giornate ha fruttato due vittorie (ma anche una sconfitta, nell’ultimo turno contro il Siracusa). L’undici titolare dei biancorossi vede Forte tra i pali, Porcaro, Marchio e Sanzone in difesa; Viteritti, Laaribi, Gigliotti, Rossini e Blaze nella folta linea di centrocampo, mentre in avanti spazio a Vivacqua e Actis Goretta.
L’arbitro del match è il signor Luca Zufferli della sezione di Udine, sugli spalti poco più di 8mila spettatori.
Dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’alluvione che ha colpito Livorno, il Lecce prova subito a spingere: pronti-via e i giallorossi beneficiano di un calcio d’angolo, ma è al terzo minuto che arriva la prima vera occasione, con una rovesciata di Torromino dalla linea dei sedici metri avversari che però si conclude di poco sopra la traversa.
È sulla corsia sinistra che il Lecce spinge maggiormente, con Di Matteo particolarmente propositivo. La trama del match appare chiara: il pallino del gioco è in mano ai padroni di casa, con il Rende arroccato dietro, pronto a ripartire. Al quarto d’ora Lepore pennella al centro, dove si fa trovare pronto Mancosu che però di testa si fa respingere la palla in corner da Forte.
Il primo pericolo per Perucchini arriva al 20esimo: i calabresi portano palla in avanti, la sfera arriva tra i piedi di Actis Goretta che calcia in porta, ma è provvidenziale il tocco di Cosenza che devia in corner.
Al 28esimo Lecce ancora pericoloso: Di Matteo dialoga bene con Armellino, l’ex Matera mette al centro, ma nessuno riesce e toccare da sotto porta, con la palla che esce dopo aver sfiorato il palo. Qualche minuto più tardi e Maragliulo è costretto al primo cambio: Arrigoni rimedia un colpo e alza bandiera bianca, al suo posto Costa Ferreira. I salentini premono sull’acceleratore: capitan Lepore ci prova dalla distanza al 37’, costringendo l’estremo difensore avversario a una plastica opposizione.
Ci prova, ci prova eccome la squadra di Maragliulo, ma la difesa del Rende che diventa a cinque in fase di non possesso complica la manovra dei giallorossi, già poco dinamica. Al calare della prima frazione punizione dal limite per gli ospiti: Actis Goretta spara sulla barriera e in pieno recupero fallisce una ripartenza dei salentini, poco precisi.
Il secondo tempo si apre con la prima ammonizione della gara, rimediata da Mirko Drudi. Lo sprtito non cambia: il Lecce controlla palla, ma produce poche occasioni da gol. Al nono Pacilli conquista una punizione a ridosso dello spicchio destro dell’area di rigore del Rende: la battuta però non porta frutti. Minuto 13: Mancosu mette il turbo, sfonda per vie centrali, serve Pacilli, ma è ancora un super Forte a dire di no ai giallorossi. Ma il gol è nell’aria: all’ora di gioco calcio d’angolo per i salentini, il cross di Lepore arriva sulla testa prima di Cosenza, poi su quella di Mancosu che porta in vantaggio il Lecce, tra le proteste ospiti.
Il Rende prova a reagire: al 17’ punizione dal limite dell’area con giallo rimediato da Cosenza, sulla mattonella della battuta Laaribi non beffa la barriera. Il Lecce la vuole chiudere: Torromino ci prova di potenza dalla distanza, ma senza esito.
A quindici minuti dal novantesimo doppio cambio per il Lecce: escono Drudi e Pacilli per Marino e Tsonev. Un cambio anche per mister Trocini: Felleca prende il posto di Viteritti. Fa tanta fatica, però, il Lecce a trovare nuovamente la via del gol e allora il Rende prova a far male: minuto 37, altro calcio di punizione a ridosso dei sedici metri commesso stavolta da Tsonev (ammonito). Alla battuta si presenta il neo entrato Modic, ma la barriera la manda in angolo.
Nei quattro minuti di recupero finali il Rende si getta all’arrembaggio: confusa e improvvisata, però, la manovra, con le squadre ormai lunghe e stremate. Al 47esimo Caturano, pescato bene da Torromino, si ritrova a tu per tu con Forte, ma il bomber proprio non ne vuol sapere di sbloccarsi e tira centrale, proprio in mano al portiere. Alla fine il Lecce regge e porta a casa 3, preziosissimi, punti che ridanno ossigeno. Sabato prossimo si va a Catanzaro.
IL TABELLINO
Lecce: Perucchini, Di Matteo, Mancosu, Cosenza, Arrigoni (34 pt Costa Ferreira), Torromino, Lepore, Pacilli (27 st Tsonev), Drudi (27 st Marino), Caturano, Armellino. A disp: Chironi, Vicino, Riccardi, Valeri, Megelaitis, Lezzi, Dubickas, Ciancio, Gambardella. Allenatore: Maragliulo
Rende: Forte, Viteritti (32 st Felleca), Sanzone, Marchio, Gigliotti, Actis Goretta, Rossini (27 st Modic A.), Blaze, Porcaro, Vivacqua, Laaribi. A disp: De Brasi, Pambianchi, Boscaglia, Piromallo, Cassalia, Germinio, Coppola, Godano, Calvanese., Modic M. Allenatore: Trocini
Marcatore: 14 st Mancosu
Ammoniti: 2 st Drudi, 15 st Forte, 17 st Cosenza, 38 st Tsonev
Recupero: 1 min pt, 4 min st Spettatori: 6.649 abbonati e 1.405 paganti
Arbitro: Luca Zufferli di Udine Assistenti: Alessandro Salvatori di Rimini e Alessandro Colinucci di Cesena.