Ha esordito in Campionato alla prima giornata contro l’Inter, poi, le gare dall’inizio al “Maradona” di Napoli e “Olimpico” di Roma.
Contro il Monza ha segnato il primo gol in A, quello dem momentaneo vantaggio e lunedì sera, ha rincorso un pallone che sembrava perso, lo ha recuperato e fornito l’assist per la marcatura del compagno di squadra Ceesay.
Joan Gonzalez, stella della Primavera giallorossa dell’anno scorso, a soli 20 anni si è preso il centrocampo del Lecce. Mister Baroni, nonostante la giovane età, ha scommesso su di lui dandogli fiducia e il centrocampista lo sta pienamente ripagando.
“Quando in estate sono stato convocato in prima squadra per il ritiro, non avrei mai pensato di arrivare a questo punto, penso sempre al presente e al momento della convocazione mi sono impegnato solo per lavorare. Sto vivendo una bella stagione, così come la squadra e Baroni ci dà una grande mano, ti riprende quando sbagli e fa i complimenti quando si fa bene, aiuta molto sia i più esperti che i giovani”, ha affermato il centrocampista spagnolo.
La Primavera
“Ai miei compagni della Primavera dico sempre di lavorare tanto e dare sempre il massimo perché se sono arrivato io lo possono fare anche loro”.
L’ingaggio
“L’ingaggio è rimasto quello che avevo, ma penso solo a giocare, se le cose devono arrivare arrivano e in questo momento l’ingaggio non è una priorità”
Umtiti e la pressione
“Ho visto il video in cui Umtiti mi faceva i complimenti è stato un onore riceverli da un Campione del Mondo. Se soffro la pressione? Quando gioco penso solo a quello e non ad altro e questo aiuta”.
L’autogol di Salerno
“Dopo l’autogol contro la Salernitana, il gol di Strefezza mi ha aiutato tanto, perché siamo tornati in vantaggio e mi ha fatto pensare subito a continuare a giocare”.
La Fiorentina
“La Fiorentina è una squadra forte, nel primo tempo abbiamo fatto bene, nella ripresa sono usciti loro e ci hanno fatto arretrare, ma continueremo sempre a lottare per ottenere la prima vittoria in casa”.
Dove migliorare
“Devo migliorare in tante cose, come per esempio quando andare in pressione, sono ancora giovane e faccio ancora tanti errori di immaturità”.
L’impatto con i grandi stadi
“La sensazioni di scendere in campo nei grandi stadi non si può spiegare, perché l’ambiente per i calciatori è qualcosa di incredibile, ho sempre tifato per il Barcellona, ma non ho un giocatore a cui mi ispiro, cerco sempre di imparare da tutti”.
Bologna
“A Bologna sarà una partita difficile, cercheremo di giocare come sappiamo e vincere perché ci servono punti”.