Poco più di 24 ore e i giallorossi di mister Fabio Liverani, faranno le valigie per dare il via, dopo questa una tre giorni di visite mediche e un allenamento per testare le condizioni fisiche alla nuova stagione. Sarà una sfida difficile, difficilissima, quella che affronterà la compagine salentina, impegnata a disputare e conservare la massima serie che manca da troppi anni in Puglia.
È fissata per la mattinata di domani, infatti, la partenza per il ritiro precampionato che, quest’anno si svolgerà in Val Gardena, a Santa Cristina, dove, a oltre 1.400 metri di altezza, fino al 28 luglio, la comitiva leccese, tra allenamenti fisici, sedute di tattica e amichevoli svolgerà la preparazione prima di presentarsi ai nastri di partenza.
Tante le conferme, qualche addio e diversi volti nuovi prenderanno parte agli allenamenti, perché, nonostante manchi ancora tanto al termine del calciomercato, il direttore sportivo Mauro Meluso ha lavorato intensamente e sono in tanti quelli che hanno deciso di indossare i colori giallorossi.
Così, dopo qualche partenza (Scavone, Palombi, Venuti), diversi rinnovi (La Mantia, Tabanelli, Petriccione) è il tempo dei nuovi arrivi. Si è partiti con l’esterno colombiano Vera Ramirez, poi Shakhov e Benzar, a loro si sono aggiunti Gabriel e Rossettini e oggi è stata la volta dell’attaccante Gianluca Lapadula. “Via Colonnello Costadura” si è assicurata le sue prestazioni con il prestito con diritto di riscatto e punta a una sua riesplosione dopo due stagioni non tanto esaltanti.
“Voglio rendervi partecipi di una mia riflessione. Oggi ho rivisto Gabriel e Rossettini e ho pensato a quanto siano persone pulite e con grandissime motivazioni. Caratteristiche che non fanno difetto neanche a Gianluca”, ha affermato il direttore Meluso nel corso della presentazione.
“Magari nelle ultime due stagioni non si è espresso a grandissimi livelli, ma conto molto in lui anche perché anni fa lo portai a Frosinone e non fece benissimo, ma poi esplose. Adesso è in debito con me e mi deve restituire quello che non mi ha dato allora. È un calciatore di carattere che si esalta nelle difficoltà, l’augurio è quello che possa ripetere con noi le stagioni esaltanti già vissute”.

“Appena mi hanno proposto Lecce sono stato felicissimo, vengo qui vicino a trascorrere le vacanze da quando sono bambino, ho parenti a Fasano e da quando ho due anni passo le ferie a Savelletri e anche quest’anno ci sono stato alcuni giorni”, ha affermato la punta ex Milan.
Lotta per la salvezza
“Negli ultimi due anni a Genoa ho lottato per la salvezza è questa esperienza la porto dietro come bagaglio personale e mi è servita molto. Il “Grifone” mi aveva messo alla porta già nel mercato estivo dello scorso anno, sono scelte societarie che vanno rispettato, ma mi è dispiaciuto da come sono andate a finire le cose”.
Quale è il vero Lapadula?
“Il vero Lapadula è sia quello di Pescara che quello di Milano e Genova. L’ultimo è stato un calciatore che ha avuto numerosi problemi fisici. Adesso ho messo tutto alle spalle e spero di essere quello visto nel finale di stagione. In questi anni ho perso tutto ciò che avevo guadagnato, ho conosciuto un calcio che non conoscevo che ha lasciato in me delusioni e una rabbia che spero di fare esplodere quando si giocherà. Per quel che riguarda un eventuale ritorno in Nazionale, sono stato convocato spesso da Ventura è ho detto no alla Coppa America con il Perù. Naturalmente la maglia della Nazionale è sempre un sogno se se accadrà nuovamente, potrà avvenire solo attraverso il Lecce”.
Liverani e i suoi allenatori
“Ho conosciuto il mister in aeroporto, prendevamo lo stesso volo, ma in tanti mi hanno parlato benissimo di lui. Di un tecnico dal grande carisma e che mette in campo un gioco spettacolare che ho avuto modo di apprezzare quando ho visto alcune partite dei giallorossi. Tra gli allenatori che mi hanno dato tanto ci sono Mario Petrone con cui ho fatto molto bene in C e Vivarini che mi ha dato ordine in campo. Loro mi hanno lasciato qualcosa di importante, ma anche gli altri hanno contribuito alla mia crescita”.
La posizione in campo
“Prima o seconda punta cambia poco, ho fatto anche il trequartista nel 4-3-1-2, ma al di là della posizione in campo ciò che mi sento di dire è che ho tantissime motivazioni. In questo momento inizia un nuovo cammino, che ho voluto fortemente e ho solo in testa il ritiro in cui devo fare benissimo. Poi si vedrà partita dopo partita”.
Lecce
Devo dire che avevo bisogno di una città come Lecce, arrivo da due anni molto difficili e so che qui c’è un grande pubblico, caloroso e con tanto entusiasmo. Sono stato accolto benissimo, sono da due giorni a Lecce e non ho ancora pagato un caffè”.
Checco Palmieri mi ha parlato di una città stupenda e ho avuto grandi notizie anche dei pasticciotti. Non vedo l’ora di iniziare. Ho giocato con Gabriel, Rossettini e Tabanelli e incontrato da avversario La Mantia e Vigorito”.
Il numero di maglia
“Nella mia carriera ho indossato numeri importanti, ma quando si vince un campionato chi ha conquistato il trofeo ha la precedenza. Vedremo durante il ritiro”.