
Quella di oggi, è stata la giornata della presentazione del nuovo attaccante giallorosso Roberto Piccoli.
Bergamasco classe 20021, 1,90 cm di altezza, nonostante la giovane età conta già 62 presenze e 8 gol nel Massimo Torneo e, inoltre, è stato capocannoniere della Youth League, la Champions dei giovani, con 7 presenze e 8 marcature.
Ha già esordito in maglia giallorossa nel finale di gara contro la Salernitana e ha destato un’ottima impressione.
“Oggi, riprendiamo il giro delle presentazioni, Roberto Piccoli arriva dall’Atalanta, ha una notevole esperienza in A dove ha segnato 8 reti, lo avevamo attenzionato da tempo nonostante avessimo detto che non avremmo acquistato un altro attaccante, abbiamo sfruttato l’opportunità. È un calciatore moderno e si sposa appieno con il nostro gioco, ha fisicità, gamba e domenica, anche se per pochi minuti, ha fatto vedere il suo potenziale. Siamo certi che sia capitato nel posto giusto, in una società che con il suo modello di lavoro sa esaltare i suoi talenti e Roberto lo è. Mi auguro che quest’anno ci sia la sua definitiva consacrazione”, ha affermato il Direttore Sportivo Stefano Trinchera.
“Ho avuto belle esperienze soprattutto formative, ho esordito giovane e penso e spero di poter dare una mano. Lecce è una città splendida con grandi tifosi che possono fare la differenza”, sono state le prime parole della punta da calciatore dei salentini.
Consigli per la Youth League
“Sono stato capocannoniere della Youth League, è una competizione tosta e ho giocato con calciatori che militano adesso in grandi squadre. In questa competizione, bisogna avere voglia di andare a vincere la partita”.
Obiettivi
“Mi sono imposto di fare più gol possibile per aiutare la squadra e raggiungere la salvezza che è molto importante per la città”.
Caratteristiche
“Mi piace attaccare la profondità, stare vicino alla porta e sentirla il più possibile e il modulo che utilizziamo è il mio preferito, quello con cui mi piace giocare di più. Inoltre, mi piace ‘fare la guerra’ all’interno dell’area”.
Le richieste di D’Aversa
“Il mister mi chiede di attaccare la profondità e fare da collante con la squadra e, soprattutto, di fare gol”.
Concorrenza con Krstovic
“La competizione fa bene a me, a Krstovic e a tutta la squadra, in ogni allenamento bisogna dare il massimo e migliorare di giorno in giorno”.
Il modello
“Vieri è il mio idolo da quando ero piccolo e ho avuto il pierre di conoscerlo, ma mi ispiro anche a Mandzukic”.
La società
“Qui, c’è tutto per fare bene e lo si vede dalla società, lavora con i giovani e ha tutto per farlo, poi, in campo, bisogna dare il massimo e portare a casa qualcosa”.
La Serie A
“Secondo me quest’anno la A è più fisica, è aumentato il livello e non ci sono squadre facili da affrontare, alla fine è il campo il giudice supremo che dice sempre la verità”.