Mollare sarebbe davvero da stupidi, ma è chiaro che il contraccolpo psicologico oggi rischia di essere un rospo difficile da mandare giù. Quinto KO di fila per il Lecce che, però, se prima ci ieri sera aveva fatto banchettare le big del nostro campionato (in ordine, Roma, Atalanta, Milan e Juventus), stavolta lascia i 3 punti alla Sampdoria, diretta concorrente nella lotta salvezza e non proprio squadra macina gioco.
Lo si è visto anche ieri sera al “Via del Mare” dove la gara, terminata 2 a 1, è stata segnata da tre rigori, tanti errori da ambo le parti e da qualche polemica arbitrale. Ma andiamo con ordine.
Il Lecce, dopo il buon approccio di venerdì scorso sul campo della capolista, ripropone il 3-5-2, con Meccariello e Paz in difesa, oltre a Donati (il migliore in campo dei suoi), il centrocampo ritrova un arrugginito Barak, mentre in avanti Liverani lascia Saponara e Falco a non dare punti di riferimento. Agli avversari e a loro stessi.
La gara la sblocca un ingenuo fallo di Tachtsidis che, in uscita, non si accorge dell’arrivo di un avversario, lo stende in area e regala il rigore del vantaggio blucerchiato. Un episodio che, però, ha fatto seguito ad un altro ignorato da arbitro e VAR.
Grida ancora vendetta il gesto di Bonazzoli che con la suola delle scarpe colpisce Donati da terra. Le immagini più si rivedono e più convincono che si sia trattato due fallo da reazione, con tanto di condotta antisportiva e rosso diretto. Ma tant’è.
“C’è delusione più che arrabbiatura perché perdiamo una partita per nostri errori – commenta nel post match Fabio Liverani. Come avevano detto alla vigilia, questa sfida l’avrebbe vinta chi sbagliava di meno: noi abbiamo commesso due errori, loro uno. Molto più difficile digerire questa sconfitta rispetto a quelle contro Juve e Milan. Le partite sono fatte da episodi e se tu ne regali qualcuno, allora poi diventa tutto più complicato”.
Nella ripresa fuori Tachtsidis e Meccariello, dentro Babacar e Petriccione e il ritorno al 4-3-1-2 pare sortire gli effetti desiderati. Il piglio è diverso, il Lecce costruisce e Saponara conquista il rigore che Mancosu fa valere per il momentaneo pareggio.
La gara a quel punto sembra viaggiare sul filo di un rasoio, spezzato da un altro fallo da rigore, stavolta molto più generoso, commesso da Paz su De Paoli: punizione severa da parte dell’arbitro che nemmeno stavolta si fa aiutare dal VAR. Lì cala il sipario: il Lecce reagisce con il cuore più che con la mente e resta al terzultimo posto.
“Sono rammaricato perché in campo non ho visto tutto questa differenza – chiosa ancora Liverani. Ma gli errori in questa categoria pesano tanto. Cosa ci manca? Serenità e tranquillità di giudizio come nel caso del primo rigore causato da Tachtsidis.
Le assenze restano comunque tante e perdere i vari Deiola, Majer, Lucioni e Rossettini per questa squadra è davvero un problema”.
Tra le note positive, però, ci sono i rientri di Barak e Farias: il primo ha doti tecniche da vendere, ma il lungo stop lo ha condizionato parecchio; mentre il secondo pare essersi riabilitato al meglio. “Diego lo aspettiamo – dice il mister giallorosso – ma è comunque un giocatore che in otto mesi ha giocato solo alcuni spezzoni di partite: speriamo che possa trovare presto la condizione giusta”.
E poi che il capitolo Mancosu, giunto a 10 gol in campionato ed entrando sempre più nella storia di questo club. “Marco è un ragazzo che ci mette cuore e passione, cercando di sfruttare tutte le occasioni che ha – lo elogia Liverani. Merita tutto quello che si è conquistato sul campo.
La salvezza? E’ ancora possibile, ma c’è da ripartire velocemente. La classifica è quella: ci sono altre nove partite in cui si dovrà fare meglio di stasera perché ora servono i punti. Anche se oggi un pareggio sarebbe stato giusto. Credo nei ragazzi, nel loro valore; ci credo anche perché siamo a 1 punto dal quartultimo posto e perché sarà difficile per tutti”, conclude il tecnico.
Si complica la salvezza
La sconfitta del Lecce complica inevitabilmente il cammino verso la salvezza che, tuttavia, a 9 giornate dalla fine del campionato, può regalare ancora tanti risvolti. Dopo i risultati delle gare di ieri quello della Samp è stato un vero colpo di coda alla parte bassa della classifica.
Il Brescia, infatti, resta ultimo dopo il tennistico 6-0 rimediato a “San Siro” contro l’Inter, mentre la Spal sfiora l’impresa di battere il Milan, naufragata in pieno recupero da un autogol: alla fine è 2 a 2.
Colpo grosso del Sassuolo (prossimo avversario del Lecce) a Firenze: Fiorentina battuta 3-1, mentre il Verona vince in rimonta sul Parma (3-2). Un gol per parte, infine, tra Bologna e Cagliari.
Oggi il quadro della 29^ giornata di completerà con gli ultimi due match: fari accesi sul big match Atalanta-Napoli, e su Roma-Udinese che potrebbe ancora rimescolare le carte nei bassifondi della classifica.
Torino 1 – Lazio 2
Genoa 1 – Juventus 3
Bologna 1 – Cagliari 1
Inter 6 – Brescia 0
Fiorentina 1 – Sassuolo 3
Lecce 1 – Sampdoria 2
Spal 2 – Milan 2
Verona 3 – Parma 2
Atalanta-Napoli (oggi h. 19:30)
Roma-Udinese (oggi h. 21:45)
La classifica
Juventus 72, Lazio 68, Inter 64, Atalanta* 57, Roma* 48, Napoli* 45, Milan 43, Verona 42, Parma e Cagliari 39, Bologna 38, Sassuolo 37, Fiorentina e Torino 31, Sampdoria 29, Udinese* 28, Genoa e Sampdoria 26, Lecce 25, Spal 19, Brescia 18.
(*una partita in meno)