Lecce, Pacilli si presenta, ‘L’arrivo in Salento una grande occasione. Qui per portare i giallorossi dove meritano’


Condividi su

Prosegue in quel di Cotronei il ritiro pre-campionato dei giallorossi.
 
Dalla data dell’arrivo nella località calabrese il nuovo tecnico dei salentini, Pasquale Padalino, sta impegnando i suoi ragazzi al ritmo di due allenamenti al giorno, per fare sì, come ha dichiarato lo stesso allenatore nel corso della conferenza stampa svoltasi circa un’ora prima  della partenza, di arrivare per il primo impegno ufficiale, previsto per il 31 luglio con la gara di Tim Cup, in una condizione per lo meno accettabile.
Intanto, nel pomeriggio di oggi la formazione leccese sarà impegnata in una partita amichevole che la vedrà opposta alla compagine il Belvedere Spinello, formazione di Prima Categoria.
 
Sarà questa l’occasione per vedere all’opera uno dei nuovi acquisti il 29enne esterno offensivo Mario Pacilli:  “Sono contentissimo di essere arrivato nel Lecce, per me questo trasferimento rappresenta una grande occasione perché mi permette di giocare in una piazza importante. Ovviamente cercherò di fare bene per portare, assieme a tutti i miei compagni, il Lecce dove merita”, ha affermato nel corso della sua prima uscita pubblica.
 
“Dei nuovi compagni conoscevo Cosenza, per averci giocato assieme ad Avellino. Sincerante l’impressione che ho avuto in questi primi giorni di ritiro è ottima. Stiamo lavorando molto e bene per farci trovare pronti all’inizio. In questo periodo si gettano le basi per formare un gruppo e noi lo stiamo creando.  Siamo tutti bravi ragazzi e, da quello che vedo, posso assicurare che siamo molto motivati.
 
La mia posizione naturale in campo è quella di esterno d’attacco. Sono un mancino e mi piace giocare a destra per poi rientrare sul mio piede naturale. Mi è capitato anche di giocare da seconda punta o da trequartista e anche da quarto di centrocampo.
 
Mister Padalino vuole da noi elasticità mentale e tattica? In carriera ho fatto tutti i ruoli del reparto avanzato, posso assicurare la mia massima disponibilità. Se ricordo la gara che vincemmo al Via del Mare con il Trapani nella stagione 2012/13? Si, la ricordo bene, vincemmo per 2 -1. Entrai nel secondo tempo, era una gara di cartello e rimasi ammirato dalla bellezza e dal pubblico del Via del Mare, che in quella occasione era molto numeroso.
 
È stato molto bello giocare in quello stadio, sebbene da avversario. Quel Trapani vinse il campionato, cosa serve per vincere? Di sicuro non basta solo una squadra forte, ma per tutta l’annata ogni componente deve andare nella giusta direzione, che è poi la stessa e serve anche un po’ di fortuna perché è determinante in alcune situazioni che ci possono essere nell’arco di una stagione”.