È una stagione senza pace quella che sta vivendo Davide Moscardelli. Il bomber italo-belga, infatti, dopo aver recuperato dall’infortunio al polpaccio subito nella gara contro la Casertana, sabato scorso, durante la sfida vittoriosa con l’Ischia Isolaverde, ha riportato la frattura di una vertebra che, salvo complicazioni, lo costringerà a stare fermo per due settimane.
A lui si aggiunge l’uruguaiano Juan Surraco che a causa di uno scontro di gioco durante la partita con la compagine campana ha subito un infortunio alla falange del quarto dito del piede destro. Per lui i tempi di recupero sarebbero stimati in un mese.
Brutte notizie, quindi, per l’allenatore di Grosseto Piero Braglia, proprio quando sembrava che, tutti i calciatori, o quasi, fossero, finalmente, a sua disposizione.
Nella giornata di ieri, intanto sono ripresi gli allenamenti di capitan Papini e compagni in vista della gara di sabato che li vedrà opposti al Melfi. Ha lavorato a parte il solo Salvi.
“Abbiamo vinto contro l’Ischia, ma era solo il nostro compito. Adesso bisogna continuare a lavorare tanto”, ha affermato il centrale di difesa Francesco Cosenza, al suo esordio in Campionato dopo l’infortunio di quest’estate alla clavicola rimediato nel corso della gara di Tim Cup con il Cesena.
“Nel secondo tempo abbiamo sofferto un po’, per questo bisogna chiudere prima le partite.
Ben vengano le vittorie che danno morale, ma è necessario proseguire nel lavoro a testa bassa, guardando solo in casa nostra.
Con la compagine campana abbiamo speso tanto fisicamente nella prima frazione e durante la ripresa ci siamo abbassati un po’.
Personalmente, vista la mia struttura fisica, ho bisogno di giocare molti minuti, anche per raggiungere la giusta sintonia con i compagni.
Sinceramente non mi preoccupa la concorrenza in squadra. L’interesse comune è quello di raggiungere l’obiettivo finale, a prescindere da chi scende in campo”.
Oggi doppia seduta a porte chiuse. Al mattino allo stadio “Via del Mare” e nel pomeriggio presso la “Cittadella dello Sport” di Martignano.