Nardò-Taranto. Le previsioni di Mister Luca Renna, l’unico allenatore granata che ha battuto i rossoblù tarantini


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Intervista a tutto campo all’allenatore leccese Luca Renna, già allenatore dei granata nella stagione 2012 – 2013. A lui LecceNews24.it ha chiesto un parere sulla grande partita di domani in Serie D tra i granata del Nardò, capolista, e i rossoblù del Taranto, immediatamente alle spalle dei salentini in classifica.

Mister Renna, lei è l’unico allenatore nella storia del calcio neretino, ad aver sconfitto il Taranto…

E’ vero, è proprio così, nella stagione 2012/13 il mio Nardò vinse con il Taranto e ad oggi resta la prima ed unica affermazione granata. Questo derby è da sempre molto sentito per via della accesa rivalità tra le due calde tifoserie. Certo, aver regalato ai tifosi neretini quella grande soddisfazione mi rende orgoglioso, non c’ero riuscito da calciatore ma ho avuto l’onore di ottenerla da tecnico e, credetemi, è ancor più gratificante.
 
Quali ricordi ha di quella vittoria?
Venivamo da un importante quanto sfortunato pareggio esterno a Foggia. Gli uomini di Padalino ci raggiunsero in extremis dopo che sfiorammo il raddoppio diverse volte, e preparammo il derby con il Taranto con molta fiducia e consapevolezza dei nostri mezzi, inoltre la carica che per tutta la settimana ci fu trasmessa dalla tifoseria fu determinante. La partita fu tesa, nervosa, una vera battaglia per uomini veri e noi ne avevamo tanti: Antico, Taurino, Vetrugno, Giordano. Dopo un primo tempo combattuto, ma privo di particolari sussulti, la ripresa regalò tantissime emozioni. Alla rete di Antico seguì il pareggio di Mignogna. A quel punto gli animi si scaldarono per qualche gesto e qualche parola di troppo. Seguirono momenti di tensione sia in campo che in tribuna. Quando il gioco riprese non ci fu più storia e le reti di Vetrugno prima e Corvino poi, suggellarono una vittoria netta, meritata e limpida, macchiata solo dalla rete finale dei rossoblù nel recupero. Fu una gioia immensa per tutta la squadra, festeggiammo a fine partita con i tifosi impazziti. Il ricordo che custodisco ancora è proprio la felicità incontenibile al limite della commozione di Fernando Pero, primo tifoso e voce storica del Nardò calcio.
 
Mister, allo Jacovone che partita sarà domenica?
Sarà una gara difficile per gli uomini di Fanuli soprattutto per le condizioni ambientali, ma anche per il momento delicato che attraversa il Taranto. L’aggressione subita dopo la sconfitta patita con la Turris, il clima rovente che ha sempre caratterizzato quella piazza, e le polemiche successive avranno ricompattato il gruppo e scatenato un forte desiderio di rivincita nei giocatori. Occorrerà molto giudizio e nervi saldi. Ho visto il Taranto all’opera diverse volte e pur riconoscendogli una rosa di primo livello nella categoria con giocatori di gran qualità, credo che sia ancora priva di una precisa identità. Il gioco è ancora troppo dipendente dai guizzi dei suoi attaccanti. Il Nardò invece ha una spiccata fisionomia, maggiore velocità di gioco, soprattutto sugli esterni e grande varietà di soluzioni offensive. Sono del parere che il Nardò goda dei favori del pronostico, anche se si tratta di una partita imprevedibile.
 
Quali indicazioni sta offrendo questo primo scorcio di campionato nei quartieri alti della classifica?
Ci suggerisce che il gruppo più in alto si sta sgranando, il Nardò sta tentando la fuga e non sembrano esserci veri interlocutori in grado di reggere il passo. Reputo il Nardò la squadra più attrezzata: considerazione che nasce dalla solidità societaria, finalmente una proprietà seria in grado di operare in maniera efficace. In più abbiamo una rosa completa e under di qualità. Chironi, Cassano, Montinaro, Gigante, Caporale sono elementi di grande prospettiva, che conosco molto bene per averli allenati nel settore giovanile del Lecce (con alcuni abbiamo vinto il campionato nazionale Giovanissimi), e che rappresentano un valore immenso. Il Taranto delle ultime uscite non mi è sembrato in grado di recitare il ruolo da protagonista, ruolo che vedrei meglio per la Virtus Francavilla. Dopo un piccolo passaggio a vuoto la squadra di Calabro ha trovato slancio e forza, ed è stata l’unica fino ad ora a fermare la corsa della capolista e credo che sarà la squadra che contenderà il primo posto al Nardò. La qualità del parco giocatori l’esperienza e la personalità costituiscono un bagaglio determinante nel corso di questo lungo campionato.
Le altre compagini che sono in scia, Francavilla in Sinni e Pomigliano, non mi sembrano ancora in grado di competere con le prime.