118 presenze in Serie A condite da 21 gol, la militanza in grandi squadre quali Milan, Fiorentina, Eintracht Francoforte e Besiktas. Nel suo palmares figurano una Coppa di Germania, uno Scudetto, una Coppa di Turchia e il secondo posto al Mondiale in Russia nel 2018 con la Nazionale croata. Viene a Lecce in cerca di rilancio, dopo una stagione sottotono, a causa di un infortunio alla schiena.
“Oggi presentiamo Ante Rebic, un calciatore che conoscete, sapete chi è e quello che ha fatto. Quando l’ho chiamato gli ho chiesto di darci una mano per raggiungere un traguardo storico, quello della terza permanenza consecutiva in Serie A. arriva qui con motivazioni personali, per dimostrare che è quell’atleta che ha fatto tanto negli scorsi anni e che può contribuire a dare tanto al nostro club”, ha affermato il responsabile dell’Area Tecnica Pantaleo Corvino nel corso della presentazione.
“I tifosi troveranno un calciatore molto motivato, voglio far rivedere quanto fatto fino a due anni fa, sono guarito da un infortunio e voglio raggiungere con la squadra gli obiettivi”, ha affermato nel corso della conferenza stampa
La scelta
“Un mese fa parlando con il Direttore e il mister mi sono convinto che questa sarebbe stata la scelta migliore per me, per giocare con continuità e far vedere che sono pronto”.
Condizione fisica
“Dopo l’intervento mi sono allenato molto con il mio preparatore e l’unica cosa che mi manca sono le partite, mi sento bene e mi auguro di giocare il primo possibile”.
Numero e partner d’attacco
“Ho scelto il 3 perché era il primo numero libero, con Krstovic penso mi troverò bene, ma dipende da dove mi schiererà il mister”.
Il gruppo
“Da quando sono arrivato qui, mi sento bene, vedo un gruppo unito, compatto e voglio fortemente farne parte”.
L’esultanza per il gol al Lecce
“Mi ricordo che qui ho segnato, quando ho esultato ho abbracciato un raccattapalle e quando sono arrivato ho parlato con il team manager, che mi ha detto che è andato via da Lecce”.
Tifoseria
“Con il Cagliari c’era un ambiente molto caldo e si vede che i tifosi vivono per la squadra, era quello che cercavo, a loro dico che darò tutto per aiutare la squadra e raggiungere quanto prima l’obiettivo”.
Allenatore importante
“L’allenatore che ha inciso di più sulla mia crescita è stato Kovac, con lui ho imparato a lavorare nel modo giusto e sono diventato professionista vero”.