365 giorni. Un anno esatto da quando, il triplice fischio del sig. Aureliano di Bologna, fece esplodere letteralmente di gioia più di 25mila persone assiepate allo stadio “Via del Mare” e un intero territorio, quello salentino, che da tanto, troppo tempo aspettava quel momento.
Quello di oggi è una sorta di compleanno per l’Unione Sportiva Lecce, perché, esattamente un anno fa, la compagine giallorossa, grazie ai gol di Petriccione e La Mantia, batteva lo Spezia e dopo un calvario durato sette anni, conquistava la promozione in Serie A e tornava a occupare un posto tra i grandi del pallone italiano.
Un risultato inaspettato, che neanche i più ottimisti avrebbero pronosticato alla vigilia dell’inizio della stagione, ma fortemente voluto da due componenti. Una società molto ambiziosa, nonostante la giovane età e un allenatore, Fabio Liverani, giunto nel Salento per sostituire Robertino Rizzo e che nel giro di meno di due campionati è stato in grado di compiere il doppio salto di categoria.
Un successo che, come la pioggia manzoniana dei Promessi Sposi ha sconfitto la peste, ha messo alle spalle oltre un lustro di insuccessi, umiliazioni e pagine molto buie nella storia del sodalizio leccese, come la retrocessione per illecito sportivo, gli scontri al termine della finale contro il Carpi, la rissa tra giocatori dopo l’altra finale con il Frosinone, la gestione dilettantistica della famiglia Tesoro.
Una cavalcata trionfale quella di capitan Mancosu e compagni che, dopo le prime partite di assestamento, ha dato il via a un cammino perfetto, nel quale ci si è messi alle spalle squadre ben più quotate, finendo alle spalle solo di un grandissimo Brescia, tra l’altro sconfitto al “Via del Mare”.
Certo, gli stop, le frenate, non sono certo mancate lungo il cammino, la sconfitta di Ascoli, il doppio insuccesso contro il Palermo e quella battuta d’arresto alla penultima giornata contro un Padova già con un piede e mezzo in Serie C, che sembrava aver compromesso il tutto, ma quelli fanno parte del gioco, però a questi hanno fatto da contraltare veri e propri momenti di estasi, come il trionfo contro il Livorno all’ultimo secondo dopo essere passati in svantaggio per 2-0; la vittoria tutto cuore e sofferenza di Perugia e il gol di Tabanelli a pochi minuti dalla fine contro la “rondinelle” e il 7-0 della gara contro l’Ascoli, dopo la grandissima paura per l’infortunio di Scavone.
Alla fine della stagione lo score del Lecce, ha presentato numeri impressionanti: 13 vittorie, 9 pareggi, 8 sconfitte. Miglior squadra casalinga, 13 calciatori mandati a rete, presenze sugli spalti con medie da massima serie.
“Il compleanno più bello della mia vita”, ha definito quel giorno il Presidente Saverio Damiani. Eh sì, perché, in quella giornata trionfale il numero uno del sodalizio di “Via Colonnello Costadura compiva gli anni, così, come il 29 aprile 2018, Liverani festeggio la stessa ricorrenza regalandosi la vittoria contro la Paganese e conquistando la Promozione dalla Serie C alla Serie B.
Tanti auguri Lecce e buon compleanno Presidente Sticchi Damiani, il regalo lo avrebbe dovuto ricevere, ma ha preferito farlo lui a Lecce, i leccesi e al Salento.