Lecce-Verona, si gioca per non retrocedere. Conosciamo da vicino l’Hellas


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Nessuno a Gennaio avrebbe scommesso un euro sulla salvezza dell’Hellas Verona, reduce da un girone d’andata fallimentare costellato da due esoneri, quello di Mister Cioffi e di Mister Bocchetti. L’arrivo in panchina di Zaffaroni era sembrato un modo per programmare il futuro, per pensare alla prossima stagione. E invece i veneti hanno giocato un girone di ritorno incredibile, tipico di quelle squadre che ‘fanno il miracolo’ calcistico e si salvano. Nelle ultime 5 partite i gialloblù hanno realizzato 8 punti, frutto di due vittorie, due pareggi e una sconfitta dal sapore della disfatta (0-6) contro l’Inter di Simone Inzaghi. Il Lecce di Baroni ha fatto la metà dei punti nello stesso arco temporale, ma è in crescita grazie alla vittoria di rigore sull’Udinese al Via del Mare e la bella prova all’Allianz Stadium contro la Juventus di Max Allegri.  Domenica sera Lecce e Verona, Spezia permettendo, si giocheranno un pezzo di salvezza e di permanenza in Serie A.

La rosa del Verona, tuttavia, malgrado la brutta stagione, non merita gli ultimi posti della classifica e vanta un organico di tutto rispetto.

In attacco si segnalano i nomi di Verdi, Gaich, Djuric e Braaf, viste le assenze di Lasagna ed Henri.

A centrocampo quelli di Faraoni, Lazovic, De Paoli, Abildgaard e Tameze. Per non parlare del belga Ngonge, un talento per fisico e tecnica.

In difesa Dawidowicz, Doig e Hien, le vere rivelazioni del Verona.

In porta Montipó è un estremo difensore di tutto rispetto. Insomma non sarà facile per i giallorossi avere la meglio, sperando che le tossine lasciate da Lautaro e compagni facciano ancora effetto.

(Articolo a cura di Andrea Zizza, Matteo Martina, Mattia Candini, Davide Capoccia, Michael Benda, Michele Rollo e Mansub Bhutta, studenti dell’ IIS ‘Antonietta De Pace’ impegnate nel percorso di PCTO con la redazione di Leccenews24.it)