
“Abbiamo giocato con squadre forti che occupano i primi posti in classifica e non è facile. C’è da raggiungere un obiettivo, seguiamo tutti il mister e vogliamo vincere la prossima gara”, con queste parole il difensore Marin Pongracic commenta il periodo negativo che sta vivendo il Lecce, culminato con la goleada subita domenica sera nella sfida contro l’Inter.
Il centrale, assente per squalifica contro la capolista, tornerà con il Frosinone e farà nuovamente coppia con Baschirotto.
Calo di forma
“Non vedo cali tra di noi, abbiamo giocato contro l’Inter che è fortissima. Nel primo tempo si è fatto bene, ma preso gol in un momento particolare, non abbiamo iniziato male e nelle altre gare ci sono state buone prestazioni”.
Palle inattive
“Lavoriamo tanto sulle palle inattive e cerchiamo di migliorare, ma non è facile. Sappiamo di aver preso tanti gol in questo modo e poi diventa un problema. In altri periodi della stagione abbiamo fatto meglio e bisogna ritrovare questo atteggiamento”.
Frosinone
“Ho visto parte della gara tra Frosinone e Juventus, la formazione di Di Francesco è pericolosa. I calciatori sono giovani, potenti e non hanno paura. Non bisogna lasciarli giocare e bisognerà essere uniti e compatti”.
Squalifica con l’Inter
“Ho visto la sfida con la capolista dalla tribuna, non è stato un gran giorno, abbiamo perso 4-0 e non abbiamo conquistato punti, ma il calcio è così. La gara di domenica è andata e adesso concentriamo tutte le energie sul Frosinone”.
Problema mentale
“Non abbiamo paura, c’è morale e quindi non è un problema mentale. Dobbiamo seguire il mister e cercare di fare quello che ci chiede, poi abbiamo dimostrato che possiamo essere pericolosi con tutti e adesso vengono le partite che possiamo e dobbiamo vincere”.
I tifosi
“Abbiamo sempre avuto il supporto dei tifosi, ci seguono ovunque e speriamo di vincere per dare loro una soddisfazione”.
Vittoria e gol
“Con Krstovic parlo spesso, la vittoria e i gol arriveranno, dobbiamo essere solo molto concentrati e dare il 100%”.
Leadership
“Sono un po’ più anziano degli altri e diciamo che ho un po’di esperienza, un po’ leader mi sento, ma non è importante. Dobbiamo dare tutti il massimo e non contano l’età, le presenze e il ruolo