Se Camarda avesse segnato il calcio di rigore, forse staremmo a parlare di un altro risultato, ma è inutile recriminare.
I giallorossi escono sconfitti, a testa alta, contro i Campioni d’Italia del Napoli, buona gara da parte degli uomini di Di Francesco, soprattutto nella ripresa, ma alla fine gli ospiti portano a casa l’intera posta in palio e rimangono in testa alla classifica.
È stata una gara difficile, siamo arrivati pronti e questi tre punti sono stati importantissimi”, ha dichiarato il centrocampista dei partenopei Elmas. “Sono felicissimo di essere tornato a Napoli e lavorare con Conte è speciale per me, cerco sempre di aiutare i miei compagni. Questo nuovo gruppo è composto da grandi campioni e tutti siamo uniti. Sono sempre pronto ad aiutare tutti e faccio sempre ciò che mi chiede il mister. Qualche volta si deve concedere un po’ ma bisogna essere intelligenti e saper soffrire, così si vincono i campionati. L’allenatore fa lavorare tutti con molta intensità e noi cerchiamo sempre di dare il massimo in allenamento e in partita”.
“Sapevo che non sarebbe stata una partita semplice, giocare qui non è mai una passeggiata e farlo dopo aver vinto una gara importante come quella con l’Inter è importante, prima della sfida con i nerazzurri venivamo da due sconfitte di fila e la testa accumula delusioni e questo può diventare pesante a livello di gamba, abbiamo tenuto botta e fatto alcune sostituzioni, dare un po’ di riposo è stata una scelta, ma anche un obbligo e sono contento per l’apporto di tutti. Lucca ha giocato bene e poi Lang ha fatto una discreta partita, ma può fare di più, poi è uscito per infortunio e speriamo che non sia grave”, ha dichiarato Antonio Conte. “Penso sia giusto che giudichiate voi il penalty, non è corretto venire qui e lamentarmi, rimaniamo sereni e fiduciosi, sperando che certe lamentele non influiscano su chi deve decidere. Sappiamo di dover avere sempre lo spirito di squadra, perché ci sono inevitabilmente momenti in cui si dovrà soffrire. Non bisogna lamentarsi e trovare soluzioni sempre nuove, ma non dobbiamo dimenticare ciò che stiamo facendo. Nel 4-3-3 l’attaccante dipende dalle caratteristiche che ha, oggi Lucca ha dato il suo contributo, è un ragazzo che viene da un’esperienza diversa e si ritrova con lo scudetto sulla maglia, bisogna avere pazienza e fare inserire i nuovi al meglio con il tempo. Posso dire solo cose positive sul Lecce, ha tenuto botta in maniera importante, ha una sua organizzazione e Di Francesco è un buonissimo allenatore, i giallorossi, inoltre, tirano sempre qualcosa fuori dal cilindro per quel che riguarda i giovani, mi auguro che il Lecce rimanga sempre in A, sono un leccese purosangue, tifo Lecce e le mie radici sono sempre qui e nessuno potrà togliermi questo”.
“Dopo una grande prestazione perdere è un forte rammarico, ci sono state alcune disattenzioni, abbiamo creato tante situazioni nei pressi dell’area e avremmo dovuto avere un minimo di qualità in più, oggi mi girano un po’, tanto. Bisogna far crescere i giovani, a volte è necessario togliere loro responsabilità e oggi Camarda se le è volute prendere. È un peccato che abbia sbagliato, ma chi non fa non sbaglia”, sono state invece le parole di Eusebio Di Francesco. “Stiamo lavorando per riempire l’area per migliorare sotto questo aspetto, nel primo tempo avevamo difficoltà a salire, poi, ho arretrato Coulibaly e alzato Berisha e le cose sono andate meglio. Bisogna mettere da parte questa sconfitta e ripartire quanto prima. La squadra ha fatto un’ottima prestazione, Camarda ha avuto l’opportunità di segnare ed è uscito quando doveva. Questa gara ci deve dare forza. Banda ha guadagnato la titolarità grazie agli allenamenti, oggi ha dato una grossa mano anche in difesa, ha fatto un’ottima gara. Maleh se è rientrato un motivo ci sarà, si è sempre allenato benissimo e si è meritato con il lavoro questa possibilità”.
“Si poteva fare qualcosa in più, possiamo sempre migliorare come persone, calciatori e atteggiamenti e ha ragione il mister ad arrabbiarsi, è una persona che cerca di fare sempre il meglio per la squadra e noi da calciatori dobbiamo capirlo”, ha detto, infine, il difensore centrale Kialonda Gaspar. “Oggi ha sbagliato a Camarda e domani toccherà a un altro e bisogna stargli vicino, lui deve crescere e noi da compagni dobbiamo dargli una mano a farlo. Se vinciamo una gara è merito di tutti se la perdiamo lo stesso. La difesa della squadra non è composta solo dai difensori, lavora tutta la rosa e bisogna sempre migliorarsi, così è la vita. Abbiamo fatto una buona gara, ma in tutte le partite manca sempre qualcosa, se subiamo gol è perché si fa un errore, bisogna migliorarsi sempre e lavorare insieme. Tutte le partite sono importanti e per noi non ce ne sono di facili, bisogna avere sempre l’atteggiamento giusto e ripartire da quanto di buono fatto oggi. Su Anguissa se dovessi tornare indietro avrei fatto un movimento differente, bisogna guardare bene ed essere attenti. Essere il leader della difesa è una responsabilità in più, ma questa è la vita. Oggi possiamo essere bambini e domani non più. La responsabilità mi fa da sprone per migliorare”.