Lecce, Gabriel non si ferma nemmeno in casa: “giornate tra studio e Bibbia. Mi manca il mare”

Il portiere giallorosso su Instagram: “passo le giornate tra allenamenti, cucina e tanta lettura. Il momento è difficile, anche nel mio Brasile. Speriamo di tornare presto alla normalità”.

Trattative apertissime in Serie A sulla questione stupendi. Se da un lato la Lega Calcio ha tracciato le sue linee guida, respinte in modo deciso da Assocalciatori, ora la palla sembra essere passata alle singole società, al lavoro per definire un possibile piano finanziario con i proprio giocatori.

Molto dipenderà dalla ripresa, o meno, del campionato. Nelle ultime ore si fa sempre più strada l’ipotesi di fari riprendere gli allenamenti a tutti i club il prossimo 4 maggio, provando a tornare in campo già il 31 dello stesso mese. Si pensa ad un calendario fitto, con partite ogni tre/quattro giorni, per poter concludere la stagione in corso entro il mese di luglio.

La posizione del Lecce è chiara: Saverio Sticchi Damiani è dell’idea di concludere la stagione, ma solo e soltanto ad emergenza rientrata e in condizioni di massima sicurezza per tutti. Sul tema degli stipendi, il Presidente giallorosso vorrebbe far quadrare i conti del club (in perdita in caso di tagli a diritti TV, sponsor e biglietteria) e una falciata al monte ingaggi garantirebbe un po’ di ossigeno a via Costadura.

I calciatori, in attesa di una chiamata dalla dirigenza, continuano il loro isolamento. Tutti si allenano seguendo le indizioni ricevute dallo staff tecnico e tra i più attivi – anche sui social – c’è Gabriel Vasconcelos.

Il portiere dei salentini si è infatti concesso questo pomeriggio ad una diretta Instagram sul canale ufficiale della società, dialogando con i tifosi e raccontando il suo stato d’animo.

“Sono a Lecce, in casa: mi mette in ansia l’incertezza sul futuro – dice. Non sappiamo quando potremmo tornare tutti alla nostra vita e tutta questa incertezza non innervosisce. Cerco quindi di impiegare il tempo facendo cose belle, costruttive. La situazione in Brasile? Anche il mio Paese è in quarantena: lì la pandemia è arrivata dopo, quindi i tempi saranno ancora lunghi. Mi tengo sempre in contatto con i miei parenti e ci sosteniamo a vicenda.

E poi gli allenamenti. Lui stesso più volte, proprio su Instagram, ha mostrato le sue sessioni di allenamento: lavoro sugli scatti e sui riflessi, ora a bordo piscina, ora in una stanza adibita a palestra, ma sempre con l’aiuto della sua compagna.

“Mister Sassaneli mi dice di tenere duro e continuare ad allenarmi, e ha fatto i complimenti per il destro di mia moglie: ha sorpreso anche me, lei è una tennista, ma ha una buona tecnica!

Gabriel para il rigore (ph.Paliaga)

Il resto della giornata scorre via con la sveglia presto, allenamenti, cura del cane, letture e per me anche molto tempo dedicato alla Bibbia. Nel pomeriggio mi dedico a qualche corso online di inglese: approfitto di questo periodo per studiare qualcosa di nuovo. In cucina? Sia a me che a mia moglie piace stare ai fornelli: ci divertiamo insieme ogni sera”.

Il tempo è utile anche per fare il punto sulla sua stagione: per lui 22 presenze, dopo aver sbaragliato subito la concorrenza di Vigorito, reduce dalla promozione. Solo negli ultimi mesi è stato costretto ad uno stop per un guaio alla schiena. Le statistiche lo collocano tra i portieri più attivi del campionato e tante le sue parate degne di nota.

La parata più difficile? Forse quella su Dybala: è stata la più impegnativa e che mi ha esaltato in più. Ce ne sono altre, come quella contro la SPAL: un tiro deviato che sono riuscito a respingere di istinto. La prima vittoria a Torino, dopo le prime due sconfitte, è tra i ricordi più belli fino ad oggi. Qui c’è un tifo bollente, con lo stadio sempre pieno: mi ricorda molto il clima brasiliano.

Per la salvezza serve rimanere sul pezzo 7 giorni su 7, dal primo all’ultimo minuto: abbiamo dimostrato che, quando siamo al top della concentrazione, possiamo spaventare chiunque. Abbiamo una chiara identità di gioco e questa è la nostra arma in più.

Cosa sogno adesso? Magari un rigore parto a Cristiano Ronaldo. Il mio idolo? Sono sempre stato un ammiratore di Julio Cesar e di Dida che ho conosciuto ai tempi del Milan.

E poi il rapporto con la nuova città: “Lecce mi piace tantissimo, sia la città sia il mare di tutto il Salento: mi sono innamorato subito di questo ambiente. Non vediamo l’ora di tornare a vivere giornate in spiaggia. E poi il cibo: è ottimo e adoro il pasticciotto. Mi manca solo imparare qualche parola in dialetto”, conclude Gabriel.



In questo articolo: