La Mantia, la prima voltA e il saluto a papà: “a Lecce come a casa. Ora un gol al Via del Mare”

Dopo il primo gol in Serie A, in casa Lecce parla Andrea La Mantia. Idolo dei tifosi, uno dei principali artefici dell’ultima promozione, ammette: “emozionante segnare all’Olimpico. Ora voglio tornare ad esultare davanti ai nostri tifosi”.

Avrebbe voluto festeggiarlo diversamente, ma l’emozione per il primo gol in Serie A è davvero difficile da spiegare. Per Andrea La Mantia, poi, ancora di più. Lui che ha sgomitato tanto per arrivare lì in alto, adesso a 28 anni, il coronamento del sogno si è compiuto.

Contro la Lazio, il bomber di Marino ha messo a segno la sua prima, splendida, rete in Massima Serie: una rete delle sue, un colpo di testa magistrale, potente e preciso, frutto di uno stacco davvero imperioso. E’ il sinonimo di quanto questo gol Andrea lo ha voluto e cercato perché alla sua sesta presenza in A il momento era quello giusto.

Un gol che, in qualche modo ha suonato la carica per i suoi compagni, sotto di tre reti dopo il caos-rigore Babacar/Lapadula. Poi un’altra rete sfiorata nel finale che avrebbe davvero avuto dell’incredibile.

La Mantia aveva abituato i suoi tifosi a gol pensati, capaci di portare punti: contro la Lazio non è stato così, ma pazienza. Ai tifosi va bene lo stesso perchè significa che il loro nuovo idolo con il 19 sulle spalle c’è eccome.

“Dopo il gol ho provato emozioni contrastanti – ammette. Ero felice per aver segnato per la priva volta in Serie A in quello che è stato il mio stadio, lì dove sono cresciuto andando a vedere le partite da ragazzo e facendo il raccattapalle, sognando di poter diventare calciatore.

Dispiace però che sia non sia stato utile alla squadra e alla classifica. Non ho avuto tempo per esultare come volevo, ho subito preso il pallone e sono corso a centrocampo, avevamo fretta di ricominciare. Quel saluto militare? Era una dedica a mio padre”, spiega il bomber.

La Mantia di testa (ph.Pinto)

“Abbiamo tutto per salvarci”

La Mantia sembra così essere nuovamente ai suoi livelli ottimali: dopo una carriera tra Dilettanti e Lega Pro, negli ultimi anni Andrea è davvero esploso. Con la Pro Vercelli prima, e con l’Entella dopo si è consacrato in Serie B con 21 gol in 67 presenze.

Poi la chiamata dal Lecce e dopo un inizio diesel, il botto: le sue 17 reti hanno spinto i giallorossi al ritorno in A e per lui è già assicurato un posto nella wall of fame della tifoseria.

Parabola finita? Niente affatto: Andrea adesso vuole dire la sua anche lì, nell’Olimpo del calcio italiano.

“Sono convinto che possiamo raggiungere la salvezza e lottare fino all’ultimo per questo obiettivo – spiega deciso. Abbiamo le qualità per farlo, esprimiamo un buon calcio e cresciamo di partita in partita, è sotto gli occhi di tutti. Purtroppo a volte i risultati non sono arrivati, in parte o del tutto, ma questo non ci deve demoralizzare, al contrario, le prestazioni ci servono a capire che siamo competitivi”.

Il gol dell’Olimpico potrebbe adesso consentire a La Mantia di scalare le gerarchie dell’attacco, ma lui non ci pensa. “Io sono a disposizione del mister – dice – e continuerò ad allenarmi sempre con il massimo impegno per metterlo in difficoltà nelle scelte”.

Impossibile non fare riferimento, infine, al calciomercato. Il numero 19 giallorosso in estate è stato uno dei pezzi pregiati ambito da tanti (Frosinone su tutti), ma alla fine ha prevalso la volontà del mister, della società e dello stesso La Mantia di continuare la storia insieme. A gennaio, però le sirene potrebbero suonare ancora, ma lui taglia corto: “non voglio andare via. A Lecce mi sento a casa: adesso aspetto solo di poter essere ancora utile e tornare a segnare al Via del Mare, che sento essere il mio stadio e dove ho gioito l’ultima volta davanti a 30 mila persone“.

Fronte del campo

Intanto, dal fronte degli allenamenti, il Lecce nella giornata di ieri ha sostenuto una doppia seduta sul campo dell’Acaya Golf Resort & SPA.

Lavoro atletico e tattico per il gruppo guidato dal tecnico Liverani senza gli assenti per impegni con le rispettive nazionali Benzar, Dubickas, Imbula, Majer, Shakhov e Vera. Assente ancora Falco mentre Farias e Tabanelli hanno continuato ad allenarsi in differenziato.

Oggi pomeriggio nuovo allenamento, a porte chiuse, sempre ad Acaya.



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