Lecce, partenza shock: 5 reti subite, nessuna fatta, 0 punti. Mai così in Serie A

In Serie A mai il Lecce nelle prime due giornate aveva raccolto 0 punti subendo 5 reti, senza realizzarne alcuno. Le statistiche sono buie, ma la realtà ci parla di un Lecce competitivo per la lotta-salvezza.

Due sconfitte consecutive, 5 gol subiti, nessuno realizzato, 0 nella casella dei punti in classifica. Sono i numeri dopo i primi 180 minuti di campionato del Lecce che, al netto delle prestazioni più o meno da salvare (meglio alla prima contro l’Inter, poi passo indietro al debutto casalingo contro il Verona) consegnano alla storia la peggiore partenza in Serie A dei giallorossi.

Il poker rimediato a “San Siro” e la doccia fredda firmata Pessina contro l’Hellas, infatti, rappresentano ad oggi i peggiori numeri in avvio in sedici volte in massima serie. Dopo un buon precampionato – anche se con pochissime amichevoli, ma con un’ottima prova in Coppa Italia contro la Salernitana – il Lecce stecca il via e dopo due turni di campionato i numeri (e al momento solo quelli!) non fanno ben sperare.

1 punto alla ‘primissima’

Andando indietro nel tempo, infatti, zero punti e una differenza reti a -5 non si erano mai visti nella storia del Lecce in massima serie. Alla prima apparizione in A, nella stagione 85/86, il Lecce pareggiò in casa per 2 a 2 contro l’Hellas a Verona, per poi perdere contro il Milan per 1 a 0. Il primo punto al debutto, però, non bastò ad evitare a fine anno la retrocessione dopo una sola stagione nell’Olimpo.

Il ritorno in Serie A avvenne per la stagione 1988/1989, quando nelle prime due giornate il Lecce si ripetette perdendo ancora a Verona, per poi battere in casa il Napoli (3 punti, due gol fatti, altrettanti subiti). La stagione culminò con la prima salvezza nella storia, e l’anno successivo la storia continuò a replicarsi: 1-0 incassato a Genova, 2 a 1 in casa contro l’Atalanta per i primi tre punti.

Nel 1990/91, invece, la storia ci sembra più vicina: dopo due giornate il Lecce aveva una differenza reti a -4, tutte subite dal Pisa alla seconda giornata. A secco anche la prima gara contro il Napoli, ma lo 0-0 fruttò un punto.

Bisogna andare nel 1993/94 per incappare nelle prime due sconfitte consecutive, entrambe per 1-0: alla prima il KO interno contro il Milan, poi quello al “Tardini” di Parma. Per la verità, il ciclo di sconfitte (e di carenza di gol) proseguì un’altra settimana in virtù dello 0-2 incassato anche nel derby contro il Foggia. La partenza fu il presagio della finale retrocessione.

Nel ’97 prima vittoria alla 7^ giornata

Il Lecce ritornò in Serie A per il campionato di calcio 97/98: fu retrocessione anche quell’anno e fu una partenza shock. Nelle prime due giornate, infatti, giunsero le sconfitte contro Juventus (2-0) e Udinese (1-2). Il ciclo terribile proseguì anche con Roma, Inter, Bari e Milan. La prima vittoria giunse solo alla settima giornata: 2-0 sul Brescia.

Nel campionato del nuovo millennio, 1999/2000, ci fu ancora il Verona nel destino giallorosso: alla seconda giornata la trasferta in terra scaligera fu amara (2-0), ma alla prima il Lecce impattò 2 a 2 in casa contro il Milan.

L’anno dopo la differenza reti dopo 180’ registrò un preoccupante -4: dopo il pareggio in trasferta contro il Perugia (1-1), arrivò il poker calato al “Via del Mare” dalla Roma. Alla fine, comunque, fu salvezza.

Nel 2001/02, la partenza fu positva: prima l’1 a 1 in casa contro il Parma, poi la vittoria in trasferta contro il Piacenza (1-2). 4 punti e un differenziale a +1, però, furono solo illusori: a fine stagione il Lecce tornò in Serie B dopo tre anni di fila in massima serie.

2003/2004, il tocco di Zeman: anche in quella occasione furono 5 le reti subite in due partite, ma 4 furono quelle realizzate e 3 i punti conquistati. (Lazio 4 – Lecce 1, Lecce 3 – Ancona 1).

Top start 2004

Nel campionato 2004/05 la miglior partenza nella storia del Lecce in A: 2-2 alla prima sul campo dell’Atalanta, poi 4 reti rifilate al Brescia in casa. Seguirono il pareggio contro la Roma e la vittoria sul Cagliari. Il primo KO giunse solo a quarta giornata.

Un solo punto nelle prime due giornate l’annata successiva che fece registrare il primo successo molto tardi, alla sesta giornata: prima si impose il Livorno (2-1), poi 0 a 0 in casa contro l’Ascoli, prima di tre disfatte consecutive con Inter, Fiorentina ed Empoli. L’handicap iniziale costò alla fine il terzultimo posto in classifica.

I salentini tornarono in A nel 2008/2009: prima la sconfitta a Torino per 3 a 0, poi il vittoria casalinga contro il Chievo (3 punto, -1 nella differenza reti). Due anni dopo, vinto il campionato di B, il Lecce ne incassa 4 a “San Siro”, ma contro il Milan. Al debutto casalingo, però, batte 1 a 0 la Fiorentina.

Come l’ultima volta, purtroppo

L’ultima apparizione in Serie A prima di quest’anno, nel 2011/12, ricalca pressoché fedelmente lo stesso andamento del Lecce di Liverani: alla prima giornata, ancora a “San Siro” contro l’Inter, arrivò un altro poker, ma il Lecce riuscì almeno a siglare il gol della bandiera. Una settimana più tardi, in casa, proprio come quest’anno, giunse un’altra bruciante sconfitta (0-2) contro l’Udinese. Nota positiva: alla terza giornata il Lecce si impose 2 a 0 in trasferta a Bologna. Nota negativa: la stagione terminò con una retrocessione sul campo e una d’ufficio.

Alla storia, come si suol dire, piace ripetersi, ma molto spesso la storia è fatta per essere cambiata. La partenza, le statistiche (così come ammesso da Liverani nel post-match contro l’Hellas), non lasciano presagire nulla di buono. La realtà, però, ci parla di un Lecce indietro nella condizione, ma che potrà dire la sua fino a fine campionato.

Il calciomercato ha consegnato alla fine una squadra competitiva per l’obiettivo-salvezza. Ai tifosi non resta che crederci: ai giallorossi il compito di entrare ancora nella leggenda.



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