Un Saverio Sticchio Damiani a tutto campo che, a pochissimi giorni dalle dichiarazioni Renè de Picciotto, non si sottrae a spiegare la situazione economica del club facendo chiarezza, se mai ce ne fosse stato bisogno, visto che più spesso ha ma che allo stesso tempo esorta tutti a stare vicini alla squadra alla quasi vigilia di una sfida quella con il Pisa, autentico crocevia della stagione giallorossa.
“Siamo alla vigilia di un appuntamento che a inizio stagione avremmo voluto vivere, visto che alla partenza c’erano squadre ben più attrezzate rispetto a noi. A tre giornate dalla fine ci troviamo a essere noi i padroni del nostro destino, sono felice di respirare il clima di entusiasmo incredibile del nostro pubblico, la risposta del Salento è importante, non solo per gli spettatori che ci saranno sugli spalti, ma anche da parte di tutti quelli che nel mondo ci seguiranno”, ha affermato il numero uno del sodalizio di “Via Costadura”, in una conferenza stampa svoltasi in mattinata.
“Sono colpito dalla risposta dei tifosi che lunedì verranno a spingerci e così anche allenatore e giocatori, è difficile trovare in questo periodo, anche in A, un tale segnale, ci meritiamo la promozione e i giocatori posso assicurare che onoreranno al meglio l’impegno, dando tutto sul campo dal primo all’ultimo minuto e onorando la maglia. Per me lo hanno fatto sempre, anche nelle prestazioni meno convincenti e accadrà anche lunedì perché questo è un appuntamento importante, perché la gioia e l’energia che può dare la vittoria di un campionato a Lecce la ricorderanno per sempre. Sono certo che lo stadio con il Pisa ci spingerà perché questa è la nostra partita”.
L’eventuale promozione
“In questi giorni si sono dette tante cose, oltre al risultato sportivo la promozione darebbe forza ed energia alla società e questa volta arriveremmo con un progetto strutturato, con giocatori di proprietà e senza esuberi, grazie al lavoro di Covino e Trinchera oggi abbiamo costi ragionevoli. Ci sarà da aggiungere qualità, certo, ma siamo pronti e potremmo attuare allo stesso tempo una politica di azzeramento delle passività, comuni a tutto il mondo del calcio, dovute principalmente al Covid “.
Situazione debitoria
“In questi giorni si è parlato di debito, nei primi cinque anni non c’è stato un euro di passivo, negli ultimi due si, ma sin da quel momento è partita da parte del club una strategia di risanamento. Alcuni debiti sono controbilanciati da crediti che la società percepisce nel corso della stagione, altri, garanti personalmente dai soci, qui tutti siamo soci finanziatori, ognuno in proporzione alle quote”.
L’obiettivo economico futuro
“Adesso il nostro obiettivo è quello di tornare a essere come cinque anni fa, grazie a una politica di eliminazione degli sprechi. Abbiamo compiuto alcuni errori nell’anno della Serie A che si sono trascinati in quella stagione.
La rosa attuale costerebbe quanto cinque-sei giocatori di quella del passato torneo di A, ha costi ragionevoli e in caso di promozione avremo il margine per rafforzarla e per riportare il club in attivo. L’unica medicina per le piccole squadre è fare quanti più anni nel massimo campionato”.
Il rush finale
Adesso, però, lasciamo da parte soldi, patrimoni e debiti e pensiamo alla partita con il Pisa, ho voluto fare questa conferenza perché alla vigilia di una gara come questa bisognava fare chiarezza”.
La sconfitta di Reggio
“La partita di Reggio Calabria ha fatto dispiacere molto anche me, innanzitutto per i mille tifosi che il giorno di Pasquetta hanno fatto tantissimi km con sacrificio, i ragazzi hanno fatto una gara appena sufficiente. A inizio torneo 17/18 squadre si sono attrezzate per fare un campionato di vertice e la Reggina era una di quelle e se non si giocano gare all’altezza con questi avversari accade di perdere”.
La pressione per la gara con il Pisa
“La pressione è tanta, ma ho sempre detto ai ragazzi essere spensierati perché abbiamo fatto un grande campionato e di godersi il momento di giocare davanti a tanti spettori. Devono godere il momento scendere in campo in un ‘Via del Mare’ pieno di entusiasmo ed energia, molti calciatori darebbero molto per giocare con questa maglia in uno stadio così”.
Il clima in società e il ruolo di De Picciotto nel Cda
“Il clima in società è sereno, meno di un mese fa De Picciotto ha fatto un’intervista nella quale parlava con entusiasmo della sua esperienza e del fatto di on voler cedere le sue quote. Per quel che riguarda un suo ruolo nel Consiglio di Amministrazione, il cda è scaduto il 31 dicembre, ma abbiamo deciso di prorogarlo visto l’ingresso di un nuovo socio e forse un altro ne arriverà, poi, quando verrà nominato quello nuovo, si vedrà”.