L’attenzione è al massimo, la concentrazione anche, per non parlare, poi, della voglia di vincere. Poco più di 24 ore e i giallorossi scenderanno sul terreno di gioco dello stadio “Via del Mare” per l’ultimo impegno stagionale, quello che si attende da tanto tempo e che potrebbe regalare al territorio intero un vero e proprio sogno.
“Sabato c’erano tanta delusione e dolore, che quando non vinco tengo dentro perché fa da stimolo. C’è stato anche un dolore personale perché ci siamo trovati di fronte a un calciatore che ha utilizzato comportamenti che esulano dai valori dello sport e ciò mi ha ferito come uomo e calciatore, adesso ci siamo messo tutto alle spalle e siamo concentrati sulla partita, parlerà solo il campo e dovremo conquistare tutto sul terreno di gioco, lo faremo davanti al nostro pubblico e sappiamo che bisognerà vincere tutti insieme. Siamo arrivati qui anche grazie a loro e cercheremo di conquistare questo sogno con loro”, ha affermato mister Marco Baroni nella consueta conferenza stampa pre-gara, anche all’insegna del fatto che domani a spingere capitan Lucioni e compagni verso il successo, ci saranno 25mila, calorosissimi tifosi.

“Per sostituire Blin la scelta l’ho già fatta, ci sono calciatori che meritano e questi devono stare in campo, farò valutazioni anche sul percorso e sull’anzianità di maglia, occorrerà non lesinare alcun’che e la scelta iniziale andrà verso questa direzione.
Vicenza è stato un caso a sé, abbiamo analizzato la partita, ma detto questo adesso la cosa principale è godersi questa gara, assaporarla, sentirla, desiderarla e volerla minuto dopo minuto.
I 3000 sostenitori presenti ieri all’allenamento sono stati qualcosa di straordinario, abbiamo vissuto una pandemia che ha causato la chiusura, dopo aver cenato qui, sono andato via e ho voluto intrattenermi con tutti, perché vedere le famiglie che rimangono fino alla sera tardi lo porterò sempre dentro di me.
Svolgiamo un lavoro meraviglioso perché ci troviamo sempre davanti a una nuova prova, il dolore mi serve per dare di più e lo trasferisco alla squadra in maniera serena per trasformarlo in lavoro, se si comprende si cresce e se non si va nel dettaglio delle cose non ci si può migliorare.
Siamo una squadra senza alcun espulso nel corso della stagione? Utilizzo una modalità di lavoro che non dà spazi, durante le partitelle non fischio mai, sono i calciatori che devono rendersi conto quando fermarsi, adoro la competitività e questo ci ha portato a non protestare mai, a proporre un calcio aggressivo, ma anche leale.
La promozione con il Benevento è stata ottenuta in una situazione diversa, era la prima volta in B per la squadra campana e siamo partiti con due punti di penalizzazione, ma anche lì c’è stato sempre un gruppo determinato e voglia di migliorarsi e sotto questo punto di vista c’è molto di simile in questa stagione .
Il Pordenone? Ogni gara è piana di insidie, soprattutto quando c’è di fronte una squadra che non ha nulla da perdere, ma in questo momento siamo noi che possiamo spegnere la forza dell’avversario, indipendentemente dalla classifica o dal suo percorso, lo abbiamo dimostrato nel corso del torneo e dovrà essere così anche domani”.