Una partita tenuta in pugno, il gol del vantaggio, il petardo lanciato dagli spalti, oltre dieci minuti di sospensione e, dalla ripresa del gioco in poi, un Lecce crollato mentalmente, ombra di se stesso, che prima si è fatto raggiungere sul pari, per poi, da un’azione con il possesso palla in attacco, tre contro due, regalare il pallone agli avversari che sulla ripartenza hanno segnato il gol della vittoria, complice anche un Gabriel non particolarmente impeccabile.
È questa la sintesi della sfida tra i giallorossi e il Vicenza, che ha costretto la compagine salentina a rimandare la festa per la promozione in A, nonostante la partita fosse sembrata indirizzata verso un facile successo
“È stata una prestazione nella quale abbiamo controllato durante il primo tempo e nella ripresa creato tantissimo, sprecando un sacco di occasioni, poi c’è stata la pausa che sicuramente non ci ha giovato, ma sapete che non vado a cercare alibi. Non voglio neanche commentare il rigore e la ribattuta, sono cose che lasciano il tempo che trovano. Abbiamo sbagliato troppo, perché, prima del gol della sconfitta, sul contropiede tre contro due è impossibile non lanciare in porta il compagno. Però, ripeto, il calcio è questo, ci prepareremo per venerdì con la consapevolezza che la squadra sta bene sia dal punto di vista della forma fisica che del gioco. Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto ed è solo mancato il gol”, ha affermato mister Marco Baroni al termine della partita dello stadio “Menti”.
“Tutto ciò che esula dalla partita e dal gioco non lo commento. È chiaro che l’interruzione non ci abbia giovato, non voglio neanche parlare del punto in cui sia caduto il petardo, noi dobbiamo pensare al campo, a giocare la partita.
Il Vicenza ha disputato l’incontro che doveva, a noi è mancata qualcosa e forse negli episodi non siamo stati fortunati e determinati, ma la squadra mi è piaciuta.
Helgason ci ha fatto vincere una partita, è giovane e si sta abituando a queste gare, non ha fatto male, ha dato il suo contributo, nell’episodio del rigore avrebbe potuto calciare meglio la palla, ma Meggiorini è stato molto furbo mettendoci il piede. Sono episodi da Var che si possono dare o no, ma ha fatto il suo. L’ho sostituito solo per una situazione tattica per inserire uomini che potessero segnare, che era ciò che serviva.
Noi stiamo lavorando sin dall’inizio del torneo, abbiamo fatto un campionato entusiasmante, adesso c’è da chiudere un cerchio, non lo abbiamo fatto oggi, lo faremo venerdì e la partita con il Pordenone la prepareremo con grande concentrazione e solo questo ci potrà portare a raggiungere ciò che vogliamo.
Se ho paura che per la prossima gara sia chiuso lo stadio o un settore? No, non ho timore di questo.
Con il Vicenza avevamo fatto un’amichevole durante il ritiro, ha fatto investimenti importanti e continuato a farli. La B è un campionato pericoloso, nel quale se si va fuori binario c’è il pericolo di non riprendersi.
Corvino, “Ha sbagliato il tifoso ma anche il portiere”
Sull’episodio del petardo lanciato in campo, è intervenuto anche il Responsabile dell’Area tecnica giallorossa Pantaleo Corvino: “Il tifoso ha sbagliato ma anche il portiere.

Speculare oltremisura su un petardo caduto fuori dal terreno di gioco, molto vicino a giocatori che hanno avuto poca minima reazione, rispetto a lui molto più lontano da questi, vuol dire alterare una gara che vedeva il Lecce vincere meritatamente e padrone del campo”.Gli allenamenti in vista della sfida decisiva contro il Pordenone riprenderanno questa mattina con una seduta presso l’Acaya Golf Resort.