La Serie B non ci sta al format che, ben presto, potrebbe tornare a 22 squadre. La decisione di ieri del TAR Lazio con la quale è stata accolta la richiesta di sospensiva presentata nei ricorsi di Pro Vercelli e Novara (che inglobavano anche le ragioni di Ternana e Robur Siena, oltre a quelle del Catania) avverso la determinazione dell’agosto scorso del Commissario Straordinario della FIGC Fabbricini con cui si dava il via libera al torneo cadetto con 19 partecipanti, ha nuovamente riacceso gli animi dei club di B e Lega Pro.
Dopo una serie di lungaggini giudiziarie tra giustizia sportiva e giustizia amministrativa, ieri i giudici del Tribunale Regionale Amministrativo del Lazio sono finalmente entrati nel merito della questione, dichiarando l’illegittimità del cambio format improvviso, in barba alle regole previste dalle NOIF, dopo i fallimenti di 3 club.
Tutto da rifare? Presto per dirlo perché i club cadetti non hanno intenzione di fare alcun passo indietro: nell’assemblea straordinaria celebrata questo pomeriggio, il presidente della Lega B Balata ha fatto sapere di aver già predisposto appello al Consiglio di Stato avverso l’ordinanza cautelare del TAR Lazio, perché – a sua detta – ci sono 19 società che hanno sempre agito nel modo corretto da tutelare.
Difficilmente, però si accoderà all’appello la FIGC del neo Presidente Gravina, da sempre avverso al format nel numero dispari.
Tante al momento le ipotesi al vaglio: molto dipenderà dalla decisione dei giudici di Palazzo Spada, ma le strade percorribili sono le più disparate. Si potrebbe decidere di stilare la famigerata graduatoria dei ripescaggi e procedere di conseguenza, chiedendo magari ai club di rinunciare all’azione legale (con l’udienza di merito al TAR prevista per marzo 2019!); oppure si potrebbe continuare con il muro contro muro, andando incontro però a un maxi risarcimento per svariate decine di milioni di euro in favore delle non-ripescate.
In bilico la 9^ giornata
Ma l’ipotesi più clamorosa (ma non per questo peregrina) è quella di un blocco totale del campionato: le società di B, infatti, sembrano voler attendere la decisione del CdS prima di decidere il da farsi. In caso di bocciatura dell’appello (la decisione potrebbe pervenire già nella tarda mattinata di domani con un decreto d’urgenza) si potrebbe persino decidere di non giocare fino al 26 marzo 2019, quando cioè il TAR Lazio discuterà nel merito le istanze delle “ripescande”.
Difficile, ovviamente bloccare tutto e tutti, ma non impossibile. Al momento, ad ogni modo, le squadre sono pronte a continuare a giocare.
In ballo torna anche il CONI che nelle ultime ore ha ricevuto formale istanza d parte della Pro Vercelli di tornare a riunirsi (e tornare sui suoi passi) per ridiscutere i ricorsi dichiarati improcedibili l’11 dicembre scorso.
E poi è ancora in sospeso la questione Entella. I liguri hanno tutti i titoli per essere riammessi in B, diventando la 20esima squadra, ma avendo già disputato un match in C sono ancora in stand-by. Insomma, potremmo ben presto avere una riammessa e due ripescate… e chissà che cos’altro.
Insomma, regna ancora il caos. Ma la sensazione, a questo punto, è che la B ben presto (forse) cambierà volto: 20 o 22, con tanto di recuperi e stravolgimenti di calendari. Domani in programma c’è la 9^ giornata di campionato. A meno che non si decida di cancellare del tutto questa scellerata stagione.