Dopo la vittoria ottenuta settimana scorsa ai danni della Cremonese, nella quale i giallorossi hanno disputato la migliore gara della stagione e a 35 anni esatta dalla scomparsa delle bandiere Michele Lorusso e Ciro Pezzella (molto suggestiva la cerimonia con cui, nella giornata di ieri è stata intitolata alla loro memoria la Curva Nord dello stadio “Via del Mare”), questo pomeriggio la compagine salentina è scesa in campo al “Cabassi” nella sfida che l’ha vista opposta al Carpi.
Non evoca bei ricordi la squadra della città emiliana. La sfida con gli uomini di Castori evocano una delle pagine più brutte della storia del Lecce, sia sportiva che non, fortunatamente, le proprietà incompetenti passano, vanno via ed evitano di combinare nuovi disastri, o li fanno altrove e sei anni di inferno trascorsi si possono mettere alle spalle.
“Giocheremo nel nome di Ciro e Michele”, ha affermato il tecnico romano nella consueta conferenza stampa della vigilia e per farlo decide di affidarsi allo stesso undici visto all’opera contro gli uomini di Rastelli, senza alcun cambio o novità.
La formazione iniziale
Il Lecce quindi si schiera in campo con il consueto 4-3-1-2 con: Vigorito tra i pali; difesa composta da Venuti, Lucioni, Meccariello e Calderoni; Armellino, Petriccione e Scavone in mediana; Mancosu a sostegno delle punte La Mantia e Falco.
Il primo tempo
La gara si apre al sesto di gioco con un’occasione per i giallorossi, con un tiro dal limite di Armellino parato da Colombi. Al nono il rasoterra di Mancosu termina di poco al lato. Dopo i primi minuti i ritmi della partita si affievoliscono con la squadra di Castori che cerca di prendere campo, ma la difesa attenta dei salentini non consente ai biancorossi di portare il minimo pericolo alla porta difesa da Vigorito. Al 29mo la botta dal limite di Concas termina alle stelle.
Il numero 35 nella storia dei giallorossi
Al minuto 35, come 35 sono gli anni dalla scomparsa di Lorusso e Pezzella, i giallorossi passano in vantaggio. Cross dalla trequarti di Falco, che supera i difensori avversari, la sferra arriva proprio lì dove è appostato La Mantia che, con un tiro al volo da posizione un po’ decentrata, trafigge Colombi.
Il secondo tempo
La ripresa si apre con un cambio da parete di mister Castori che sostituisce Piscitella con Arrighini.

Al 48emo buona occasione per il Carpi. Con il collo al volo di Concas dall’interno dell’area di rigore con Vigorito attento a parare. Trascorre un minuto e biancorossi ancora vicini al gol. Cross rasoterra di Mbaye per Pachonik che solo davanti al portiere salentino calcia altissimo. Al 56mo palla gol per i salentini. Cross su punizione di Falco, tra i difensori avversari spunta Armellino il cui colpo di testa è abbrancato in presa dal portiere emiliano. Al 65mo prima sostituzione per mister Liverani che fa entrare Palombi al posto di Falco. Al 69mo l’esterno dal limite di Mancosu finisce a lato. Al 75mo pericolo per il Lecce con Arrighini solo davanti a Vigorito che prima di calciare viene anticipato da Lucioni. Al 77mo arriva la prima ammonizione per i salentini ai danni di Petriccione colpevole di aver trattenuto per la maglia Machach. All’83 doppio cambio per i giallorossi con Dubickas che prende il posto di La Mantia e Tabanelli al posto di Armellino. All’84mo Carpi vicino al pareggio con il colpo di testa di Concas che fa la barba al palo.
La marcatura della punta romana regala ai giallorossi il terzo successo di fila che proietta la compagine salentina a meno un punto dal primato. Quella di mister Liverani sembra una squadra che partita dopo partita sembra acquisire sempre più maturità. Capitan Mancosu e compagni, infatti, hanno dominato la prima frazione di gara (QUI le pagelle)e nella ripresa hanno controllato senza subire eccessivi pericoli. Sabato si torna nuovamente in campo con la sfida del “Via del Mare” contro il Perugia.