“Sono orgoglioso di essere alla guida del Lecce, la squadra che rappresenta un popolo così bello come quello del Salento. Come sapete i fatti si sono susseguiti molto velocemente, ma appena mi è stata proposta questa destinazione non ci ho pensato due volte prima di accettare”.
Queste le prime parole ufficialmente pronunciate da Eugenio Corini in veste di nuovo allenatore del Lecce. Il tecnico di Bagnolo Mella si è finalmente presentato a stampa e città questa mattina, nel cuore delle celebrazioni in onore dei Santi Patroni Oronzo, Giusto e Fortunato e a lui, ora, è chiesto un nuovo ‘miracolo’: riportare il Lecce nel calcio che conta davvero.
Giunto subito dopo l’esonero di Fabio Liverani, mister Corini è stato introdotto dal Presidente Sticchi Damiani. “Non pesavo di dover presentare così presto un nuovo allenatore, ma i tempi del calcio corrono veloci e così eccoci qui.
L’esonero di Liverani è stato dettato da questo susseguirsi di eventi: dopo la fine del campionato, il mister ci aveva comunicato la sua volontà di rimanere, desideroso di cominciare un nuovo progetto, anche se non mancavano gli interessamenti di altri club. Liverani sapeva anche dell’avvento di Pantaleo Corvino, sul quale il mister ci aveva dato piena disponibilità a collaborare. Così come ha fatto il neo Direttore, che da subito si è messo al lavoro, prospettando a Liverani anche un nuovo, consistente, contratto che l’agente del mister ha accolto in toto.
Nei giorni si sono susseguiti contatti costanti in funzione della nuova stagione, salvo poi apprendere di alcuni tentennamenti da parte di Liverani, dai quali ho capito che ormai era inutile perdere tempo, con grande sorpresa da parte nostra perché il finale era già scritto.
Questo non toglie ciò che sono stati i tre anni di Fabio Liverani a Lecce: lui ci ha dato tanto, così come tanto ha ricevuto da parte nostra. La società si è sempre schierata al suo fianco, anche dopo una retrocessione. Mi spiace per come si è chiuso il rapporto, specialmente umano, perché non c’è stata piena sincerità”.
Ora però si riparte da un nuovo profilo. “Con mister Corini diamo via ad un nuovo ciclo, un progetto triennale, concomitante con quello del Direttore Corvino. Noi siamo la dimostrazione che nei cicli ci crediamo tanto.
In queste ore ho conosciuto Eugenio e ho trovato in lui una persona che rispecchia i nostri valori: correttezza, serietà e compostezza. Sono certo che con lui iniziamo il progetto nel modo migliore. Non è stato semplice raggiungere questo profilo, ma ancora abbiamo deciso di puntare sul meglio per un ruolo così delicato”, conclude Sticchi Damiani.
Parola poi al DT Corvino: “non è stato facile riprogrammare tutto a pochi giorni dall’inizio della nuova stagione. Per questo sono stato costretto a fare una eccezione al mio modus operandi: ho deciso di celebrare questo matrimonio senza conoscere personalmente prima l’altra persona. Ma in lui ci ho creduto subito e dopo averci parlato mi sono convinto ancora di più: il contratto triennale è una dimostrazione tangibile. Eugenio ha la cultura del lavoro e per questo oggi mi sento felice di annunciare la nuova guida tecnica.
La carriera
50 anni, originario della provincia di Brescia, Corini vanta 178 panchine in carriera, quasi tutte spalmate tra Serie A e Serie B. Ex giocatore, ruolo centrocampista, Corini da quando ha iniziato ad allenare ha guidato, nell’ordine, Portogruaro, Crotone, Frosinone, Chievo (con cui ha esordito in massima serie, due salvezze consecutive), Palermo e Novara.
Nel corso delle ultime due stagioni è stato l’allenatore del “suo” Brescia, squadra con cui aveva anche iniziato la sua carriera da calciatore, guidando le Rondinelle prima nella vittoria del campionato cadetto, per poi ‘pagare’ per due volte la passionalità del presidente Cellino in A.

“In questo momento della mia carriera cercato proprio questo: mi piace lavorare su un progetto solido ed ambizioso e qui ci sono tutti i presupposti per fare un bel lavoro tutti insieme. Non mi aspettavo certamente una chiamata da Lecce perché sapevo che la panchina era già affidata ad un altro, bravo, allenatore come Liverani che apprezzo e che saluto. Gli eventi che si sono susseguiti non li conosco nel dettaglio, ma ho accettato la proposta perché ho visto come lavora la dirigenza, specialmente nella persona del Direttore Corvino.
La sua storia parla chiaro: con lui al timone del progetto significa voler fare un lavoro importante. Mi dà grande fiducia la figura di Corvino, con il quale condivideremo tutto. Il club mi ha dato grandissima fiducia e non vedo l’ora di mettermi sul campo”.
La rosa
“In squadra ci sono elementi di assoluto valore, ma oggi dirò ai ragazzi che chi vuole rimanere qui deve essere consapevole di sposare un progetto al 100%. Ho affrontato il Lecce tre volte negli ultimi anni e ci sono stati molti elementi che mi hanno impressionato e che hanno innalzato il tasso tecnico. La fase di non possesso (tasto dolente quest’anno con le 85 reti subite, ndr) deve essere collettiva e da questo punto di vista ho in mente un certo lavoro per dare equilibrio alla squadra”.
Il calore della piazza? L’ho sempre avvertito da avversario e purtroppo oggi tutto questo entusiasmo non possiamo sentirlo vicino per le problematiche sanitarie. Il mio obiettivo è quello di trasmettere sul campo il calore di una piazza che non muore mai”, dice Corini.
Il modulo
Gioco fisico e d’attacco, Corini fa del 4-3-3 il suo biglietto da visita. Un modulo non tanto diverso dal 4-3-1-2 con cui il Lecce ha disputato le ultime tre stagioni con Liverani, ma che predilige una certa stazza offensiva.
“Dopo aver parlato con il Direttore, andremo a lavorare su questo modulo. Il campionato sarà di grandissimo livello: le tre retrocesse punteranno in alto, così come le neo promosse. Poi ci sono le deluse di quest’anno e sono certo che sarà un torneo molto stimolante”.
Il mercato
Corivno poi spiega le prime scelte ricadute su Massimo Coda e Marcin Listkowski. “Coda è un profilo che si adatta perfettamente al 4-3-3 di Corini: lui è una prima punta capace di fare reparto da solo e sono certo che è desideroso di riscattare una stagione non al top. Listkowski? Il segnale è chiaro: è partito un ciclo in cui è necessario patrimonializzare. Meno prestiti possibili e quante più scommesse da vincere. Non è facile trovare qualità in Italia per una società di Serie B e Listkowski, con le sue potenzialità, è una risposta a tutto questo”.
Mercato in uscita? Al momento non sono pervenute richieste per nessuno dei nostri calciatori. Ci saranno dei tempi da osservare e questo lo comunicheremo anche ai ragazzi”.
Oggi pomeriggio, quindi, primo allenamento agli ordini di mister Corini: dopo il raduno di domenica sera, il gruppo squadra si è sottoposta ad attività di screening preliminari per accertare l’assenza di positività al Covid-19. I test sierologici e molecolari hanno dato esito negativo per tutti i componenti del gruppo squadra (ad eccezione del solo Tachtsidis, rimasto in Grecia).
Alle ore 17.30 appuntamento sul campo dell’Acaya Golf Club (a porte chiuse).


