Sconfitta amara quella rimediata dal Lecce allo stadio “Renzo Barbera” di Palermo. I giallorossi devono infatti arrendersi per 2 a 1 (stesso risultato dell’andata) ai padroni di casa, sulla carta e non solo più forti e quotati, ma che non hanno particolarmente ben impressionato. Anzi, davanti a un buon Lecce, i rosanero hanno il merito di essere cinici in quelle poche volte che trovano la via della porta. Un pregio che è mancato in casa Lecce, con tante conclusioni deboli o fuori misura, ma anche con una buona dose di sfortuna che stavolta si è proprio messa di impegno.
I numeri, del resto, parlano chiaro: oltre 27 minuti di possesso palla salentino contro i 22 dei padroni di casa, 19 tiri per La Mantia e compagni contro i 12 avversari, 11 corner contro 1, ma la sfida numerica più importante la vince il Palermo, e questa fa la differenza, 30 palle perse per il Lecce, 23 per il Palermo.
Ha sbagliato tanto il Lecce in fase di fraseggio, specialmente nei primissimi minuti di gara, quando si è fatto sopraffare dalla comitiva di Stellone, brava a trovare subito la via del gol con Trajkovski. Dopo 20 minuti il Lecce reagisce e prende in mano il pallino del gioco. Peccato però che un palo, un super Brignoli e tanta imprecisione, non portano a capitalizzare il tanto possesso. A freddo, in avvio di ripresa, arriva il 2-0 di Puscas che spegne gli entusiasmi ospiti, in gol solo nel recupero con un gran tiro di Tabanelli.
“Abbiamo preso due gol su due errori di valutazione – commenta nel dopo gara mister Fabio Liverani. Per il resto abbiamo fatto noila partita: abbiamo preso un palo con La Mantia, mentre dall’altra parte il portiere Brignoli è stato il migliore in campo. Contro una squadra costruita per vincere abbiamo fatto comunque la nostra figura. Ne usciamo rafforzati per la prestazione, ma resta il rammarico per il risultato. Abbiamo peccato nei primi 15 minuti”.
Non trova alibi, quindi, Liverani che sa di aver regalato i primi 10 minuti a un Palermo micidiale nelle sue individualità, bravo a capitalizzare le minime occasioni. Per il Lecce sì gli applausi, ma anche tanto amaro in bocca. Muovere la classifica anche ieri sarebbe stato di importanza determinante: il Brescia capolista è andato KO in casa contro il Cittadella, e l’occasione sarebbe stata grossa per i giallorossi di portarsi subito a ridosso.
“Siamo riusciti a raggiungere la salvezza, obiettivo stagionale ,con largo anticipo – conclude Liverani. Adesso siamo lì: ci restano 11 partite, di cui 7 in casa. In palio ci sono 33 punti: vedremo cosa riusciamo a fare. Promozione diretta irraggiungibile? Non direi: c’è ancora spazio e tempo per i primi due posti”.






