I Last Alive Crew portano l’Italia nel mondo. Sono loro i vincitori della Battle of The Year


Condividi su

Sono unidici  in tutto e più che amici/colleghi si definiscono fratelli.

Molti di loro sono cresciuti insieme nell'originaria Lecce, uniti dall'arte del bboying, una linea di condivisione che li porta ad una continua ricerca all'interno di questa splendida cultura, uno studio costante delle radici del movimento dato dalle numerose esperienze in tutto il mondo.

Una sana competitività che rappresentano in jam, contest, workshop su territorio nazionale e internazionale. Un attaccamento alle proprie origini che denota in ogni componente uno stile unico e mai uguale l'uno con l'altro.
 
In tutto e per tutto autodidatti, o meglio self made bboyz. I viaggi esteri all' interno della scena europea, americana e asiatica hanno contribuito a formare i membri del gruppo distinguendoli per originalità ed estrema grinta.
 
Presenti, dunque, da anni sulla scena nazionale ed internazionale della breakdance e da diverso tempo vincitori di alcune tra le più importanti competizioni italiane, lavorano anche come istruttori qualificati di questa "disciplina".

"Noi preferiamo definirla come una vera e propria cultura, uno stile di vita, e cerchiamo di divulgare tutte le informazioni che ricaviamo dalle nostre esperienze" spiega Andrea Conversano, storico membro della crew.
 
Lo scorso 14 giugno, i Last Alive Crew, si sono aggiudicati il premio nazionale più ambito. Sono loro, infatti, i vincitori della Battle of The Year-Italia. Una competizione molto prestigiosa che gli permetterà, il prossimo ottobre, di rappresentare il paese alle finali mondiali della Battle Of The Year International, in Germania, con i più forti gruppi del mondo.
 
Tutti i nomi dei Bboy:  Davide Nicoletti, Alessio Signore, Marco Cataldo, Federico Sozzo, Andrea Conversano, Matteo Ceino, William Duttis Gianmarco Stragapede, Daneiel Vergos, Pasquale Fortunato, Michael Pesce.