
Sembra essere tornati alle incertezze calcistiche di tre anni fa, quando finita l’era Semeraro si addensarono grandi nubi sui colori giallorossi poiché anche allora, come oggi, a fronte di una decisione che sembra essere ormai maturata da parte della vecchia proprietà di lasciare, fare le valigie e andare via, ancora non si vedono all’orizzonte i nuovi interessati con un programma già pronto e con un progetto di rilancio insieme ad una buona quantità di denaro da investire.
Ieri come oggi, si addensano le nubi sul calcio leccese e con ogni probabilità la conferenza del parton Savino Tesoro indetta per domattina alle ore 11.00 presso la sala stampa di Via del Mare (ecco le decisioni dei Tesoro) non chiarirà defininivamente la faccenda. Tre i possibili scenari che si aprono a questo punto:
Uno. I Tesoro come già annunciato a febbraio comunicheranno di voler cedere la società a partire dal primo di luglio, ma garantiranno tutti gli adempimenti economici e burocratici fino al 30 di giugno, compreso l’eventuale esborso per la fidejussione necessaria all’iscrizione al campionato di Lega Pro 2015-2016. È del tutto evidente che così come non hanno acquistato il Lecce a costo zero, così non lo venderanno gratis ed aspetteranno nuove cordate sia esterne alla città (con insistenza e fondatezza era circolata la voce dell’interesse del patron della Sampdoria, Massimo Ferrero) sia salentine che magari beneficeranno dell’intermediazione del sindaco della città, Paolo Perrone o del presidente della provincia Antonio Gabellone. A proposito del primo cittadino stamattina si è svoltoo con Savino Tesoro un incontro riservatissimo ed è probabile che sia il primo di una lunga serie da qui a luglio. Quanto al Presidente della Provincia una sua nota stampa perentoria ha fatto chiarezza su voci incontrollate che erano circolate in città, riguardo ad un suo niet alla richiesta di dialogo con la società leccese
«Non corrisponde al vero la ricostruzione assai fantasiosa riportata da qualche blog di tifosi che sostiene che io abbia rifiutato un supposto o fantomatico incontro pubblico con il Presidente del Lecce Savino Tesoro, rispondendo a una PEC con un "no" alla sua richiesta di incontro. Per prima cosa non ho risposto a nessuna PEC, ma alla cortese telefonata di Tesoro, che mi ha chiesto semplicemente di incontrarmi, circostanza che ho accettato, domani mattina, alle 8.30».
Due. A sorpresa, Savino Tesoro decide di tornare sui suoi passi e anche se con un umore diverso da quello festante dei primi giorni del su arrivo in città continuerà a mantenere le redini della società provando in tutti i modi a portare il Lecce in serie B non rassegnandosi ai tre fallimenti consecutivi delle ultime tre stagioni e provando a chiudere in bellezza l’esperienza nel Salento che, all’inizio, sembrava avrebbe portato a ben altri approdi. Il figlio Antonio Tesoro ha acquisito il sufficiente know-how e per chi vuole rimanere nel settore pallonaro come la famiglia di Spinazzola un’altra società con un blasone e un bacino di utenza pari a quello giallorosso. Così come non c’è stato il due senza il tre, non potrebbe esserci il tre senza quattro.
Tre. I Tesoro dispiaciuti per le critiche ricevute e per il rapporto ormai sgranatosi anche con la tifoseria più accesa che fino a qualche mese fa aveva anche soprasseduto sui risultati nel capo si comporteranno come tutti coloro che vogliono lasciare, che non vedono l’ora di lasciare ‘non ci volete più? E allora datevi da fare per trovare i sostituti. Noi togliamo il disturbo e chi si è visto si è visto!. Poiché c’era una fila di acquirenti fino all’altroieri siamo certi che adesso ci sono tutte le condizioni affinché quegli acquirenti facciano un vero passo in avanti‘. Quindi lasceranno la squadra nelle mani del Sindaco e chiederanno a lui di rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione.
Tutto questo sempre che miracolo non sia già avvenuto e che in silenzio una trattativa non sia stata già portata a termine con non si sa chi. Intanto qualcosa si muove intorno all’imprenditore Corrado Iurlano, figlio del mai troppo compianto Franco che è uno dei nomi che si fanno per la successione ai Tesoro. Si è costituita a Lecce ‘Rinascita Giallorossa’, associazione sportiva e sociale che non tende a posizionamenti “di parte”, ma intende recuperare e valorizzare dal punto di vista sportivo-sociale l’entusiasmo per la storia del calcio leccese ed il proprio futuro.
«Soprattutto in vista del trentennale dalla storica promozione in serie A – ha dichiarato il Presidente onorario dell’associazione Corrado Iurlano – ho inteso motivare i tanti amici e sportivi che mi hanno chiesto di dare la giusta portata alla ricorrenza del trentennale stesso, nonché, tentare di riaccendere l’entusiasmo e l’interesse in questo momento difficile per la storia del calcio leccese. Il prossimo 5 di Giugno, durante i lavori di un convegno ad hoc, organizzato a Lecce, porremo le basi organizzative di questo gruppo costituente».
Una cosa va detta ad onor di cronaca e vogliamo dirla noi di Leccenews che non abbiamo mai lesinato critiche al sodalizio di Piazza Mazzini: se è vero che i Tesoro non hanno dimostrato grandi competenze calcistiche e sono stati anche sfortunati è anche vero che la loro gestione economica non ha mai dato adito ad alcuna nota polemica. Gli stipendi dei calciatori sono stati sempre pagati ed ogni incombenza amministrativa è stata portata a termine.