E alla fine, tra annunci, smentite, ritardi e rimandi, la tanto attesa firma è arrivata. Da oggi l'U.S. Lecce ha un nuovo proprietario. Il trasferimento definitivo delle quote azionarie è giunto nella tarda mattinata odierna e, nel pomeriggio, ad illustrare i dettagli dell’operazione la conferenza stampa di avvicendamento alla quale hanno preso parte sia Savino Tesoro che Giovanni Semeraro.
“Il dado è tratto – ha chiosato il neo-patron Savino Tesoro – c'erano tappe alle quali non ci si poteva sottrarre, rinvii veri e propri non è che ce ne siano stati, si è aspettato tanto perché la complessità dell’operazione era quella che era. Adesso siamo arrivati alla fine e se si è giunti a questo è perché c'è stata la volontà di entrambe le parti. 18 anni di successi parlano da sé e non voglio fare assolutamente confronti; avevamo voglia, io e mio figlio, di riprovare l'avventura e penso che da un punto di vista sia sportivo che societario i risultati fino ad ora ci siano stati. Le mie aspettative? Spero di riuscire a mantenere il rapporto splendido con l’ambiente i tifosi e anche con voi della stampa”
Ma quali sono stati i termini finali dell’accordo? La Famiglia Semeraro ha ripianato più di sette milioni di debiti pregressi e ha dato un contributo alla nuova proprietà di un milione di euro. Nel caso, però, che il Tnas accogliesse il ricorso e riconoscesse il paracadute finanziario, si parla di una cifra intorno ai 3,5 milioni, quei danari sarebbero a totale beneficio della vecchia proprietà.
“Per la prima volta in 18 anni – ha invece affermato Giovanni Semeraro – sono rientrato di mille euro in conseguenza della vendita delle quote azionarie. Con Savino Tesoro siamo sempre stati in piena sintonia e le lungaggini sono state dovute alla particolarità della società venduta c’era, infatti, da fare una precisa valutazione di tutta una serie di elementi che ci hanno portato a ritardare l’atto finale ma, ripeto, sono dipese dalla complessità dell'operazione. Il mio stato d’animo? Sono rammaricato perché tifoso del Lecce e mi dispiace lasciarlo, ma sollevato perché era divenuto pesante e difficile continuare a gestirlo per i tantissimi problemi che comportava farlo”.
E adesso quali sono le aspettative del nuovo patron? “Il mio sogno è quello che ci siano sempre armonia, entusiasmo e anche risultati. Continueremo a fare il nostro lavoro con dedizione e serietà e se si riuscirà a proseguire lungo questo sentiero si potrà costruire qualcosa di indelebile. Per armonia non intendo solo quella con i tifosi, ma anche all’interno della squadra a tutti i livelli e a tutte le categorie, anche giovanili. Oggi per me è un giorno importantissimo, ma da quando abbiamo siglato l'accordo ho già iniziato a lavorare e la giornata odierna rappresenta soltanto l’essere riusciti a legalizzare il tutto”.
E in caso di offerte per i gioiellini giallorossi? “A giugno ne abbiamo ricevute e volendo far bene sin da subito sono state respinte al mittente, ma se a gennaio o giugno prossimo arriverà qualcuno che proporrà una somma irrinunciabile, visto il periodo che vive il calcio, la valuteremo”
Ma dopo 18 anni alla guida del Lecce, in fase di trattativa, a Giovanni Semeraro è mai venuta la voglia di mandare tutto all’aria per riprendere in mano le redini della società? “No! Non ho mai accarezzato per un solo momento il desiderio di mandare tutto all'aria per tornare a fare il presidente. Da quando ho maturato la decisione di passare la mano non ho avuto alcun ripensamento”.
E quale sarà il nuovo management societario? E, soprattutto, ci sarà un allargamento delle quote societario come qualche rumor di stampa ha affermato? “Lo sapete tutti il vicepresidente sarà un mio caro amico di origini leccesi e gran tifoso dei giallorossi prenderà forse il 5%, ma oggi come oggi non ci sarà alcun allargamento delle quote societarie”. E visto il grande affetto che l’ex patron nutre nei confronti di capitan Giacomazzi e compagni sarebbe disposto ad acquistare una parte simbolica? “A che titolo? L’affetto rimane e prendere una piccola quota non avrebbe senso”.