Lecce, esordio deludente. La Fidelis Andria espugna il Salento con un sonoro 1-3


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Nella prima di campionato il nuovo Lecce di Mister Asta stecca nel derby con i cugini della Fidelis Andria.

La squadra giallorossa è apparsa fin da subito impacciata in ogni zona del campo risultando confusionaria specie nel reparto arretrato che si è rivelato un vero è proprio colabrodo. In questa zona del campo il tecnico di Alcamo avrà molto da lavorare.

Il centrocampo è stato per lunghi tratti inesistente così come anche il reparto offensivo che solo in qualche occasione ha provato a pungere senza successo, almeno nella  prima frazione della gara.

L'unica nota positiva della serata è stata quella di ritrovare, finalmente, sugli spalti il pubblico delle grandi occasioni, puntualmente deluso, il quale non ha fatto mancare alla squadra il suo caloroso supporto risultando, almeno per questa partita, l'acquisto più azzeccato dell'ultima ora.

La Fidelis Andria è squadra spigliata e lo si vede fin da subito, quando, nei primissimi minuti di gioco, mette spesso alle corde il blasonato Lecce in più di un’occasione formalizzando la marcatura al 5° con Onescu che sorprende la difesa giallorossa con un tiro di rimbalzo sotto la traversa senza che Benassi possa in qualche modo intervenire. Al 12° Lecce vicinissimo al pareggio con Curiale ma Poluzzi si supera compiendo il classico miracolo. La Fidelis spinge sull'acceleratore rendendosi insidiosa in area giallorossa con una serie di calci dalla bandierina. Il Lecce è frastornato poiché soffre la velocità degli avversari e la sua reazione al gol subito si fa attendere più del dovuto, anzi, è ancora l'Andria con Strambelli a sfiorare il gol del raddoppio dalla distanza. Al 24°, su una dormita generale della difesa locale, ecco che arriva puntuale la seconda marcatura con Grandolfo, che servito egregiamente da Strambelli spiazza da pochi passi Benassi per il 2 a 0. Il Lecce prova a scuotersi e al 32° Moscardelli con un grande gesto tecnico-atletico prova con un tiro al volo a sorprendere Poluzzi, ma la sfera sfiora di pochissimo il palo e la rete. Al 35° ci prova Surraco da 25 metri con l'estremo difensore ospite pronto per la difficile respinta a pugni chiusi. Il gioco dei giallorossi è prevedibile in quanto tutte le azioni offensive partono dalla sinistra del terreno di gioco ed è lì che i difensori andriesi riescono spesso ad imbrigliare le manovre di Surraco e compagni. È ancora l'Andria con Morra ad andare vicinissimo al gol ma questa volta Benassi s'impone parando il tiro. Il duplice fischio del Sig. Di Ruberto sancisce la fine del primo tempo che per i giallorossi è da dimenticare sia per il gioco espresso che per la superficialità con cui hanno affrontato la matricola andriese.

Il secondo tempo vede il Lecce più in palla che si rende pericoloso in più di qualche occasione ma per accorciare le distanze bisogna aspettare il 18° quando su traversone di Liviero, il bomber italo-belga trova l'incornata vincente trafiggendo  il bravo portiere ospite. Mister Asta prova a pareggiare la partita buttando nella mischia al 35° Vecsei per Lo Bue ma la musica non cambia, anzi, nei minuti di recupero Gigli commette in area fallo su Matera invitando l'arbitro a concedere il calcio di rigore che dagli undici metri Strambelli non fallisce per il 3 a 1 finale.

Per i salentini esordio catastrofico che però deve fungere da monito per il futuro e costruire su questa sconfitta le basi per poter essere protagonisti in questo infuocato e infernale campionato Lega-Pro.
 
Ivan Vedruccio