Eppure per il blasone, nei palazzi del calcio, hanno riammesso in categorie superiori società che erano fallite, società che non avevano onorato i loro impegni mandando sul lastrico schiere di fornitori.
Per il blasone, nei palazzi del calcio si sono stravolte regole e consuetudini e si è addirittura ribaltato il verdetto del campo, come ben sanno i tifosi del Martina Franca, beffati proprio dalla Fiorentina, finita nelle grinfie delle serie minori con il nome Florentia.
Per il blasone si sono dati punti di penalizzazione a Lazio, Milan, Juventus (retrocessa in B mentre doveva finire in serie C) senza mandare questi top club in categorie inferiori.
Per il Lecce, no. Per il Lecce, invece, il blasone non conta. Conta una combine tutta da dimostrare e tutta da imputare. Non bastano due anni di purgatorio in Lega Pro per far scontare ad una società e ad una città eventuali colpe commesse? Non basta, per la Figc ciò non basta. Bisogna infierire.
La società di Via Mazzini non ci sta. L’organico che ha costruito e la spinta che riceve dal Salento la stanno portando a bussare a tutte le porte pur di ottenere la riammissione dei giallorossi nella cadetteria. Lopez, Moscardelli, Miccoli, Bogliacino, Della Rocca, Carrozza, Papini, Diniz e Vinetot figurerebbero certamente meglio in serie B, un campionato più a misura dell’organico e più in linea con la storia sportiva del Salento.
Tavecchio è stato eletto alla Presidenza della Federazione (senza l’appoggio dei Tesoro, va detto) parlando di rinnovamento. Ha l’occasione giusta per dimostrarsi uomo di parola. Diversamente avremo capito per l’ennesima volta che nel calcio prevalgono logiche vecchie e stravecchie.
Nella mattina, intanto, è giunta la nota ufficiale della società di Piazza Mazzini: "L'U.S. Lecce comunica di aver depositato, presso la Lega Nazionale Professionisti Serie B e presso gli uffici della FIGC, la domanda contenente la propria candidatura per l'integrazione dell'organico della Serie B per la stagione sportiva 2014/15. A corredo della domanda è stata prodotta tutta la documentazione e le garanzie economiche richieste dalla delibera del Consiglio Federale di cui al comunicato ufficiale n. 56/A del 18/08/2014."