‘La vittoria contro il Foggia è stata tra le più esaltanti, ma sarebbe un errore continuare a vivere di entusiasmi passati. Non abbiamo ancora fatto nulla’. A lanciare l’avvertimento è Francesco ‘Ciccio’ Cosenza, perno inamovibile della difesa del Lecce di Piero Braglia e uno degli autentici leader della comitiva giallorossa.
Cosenza è davanti ai microfoni nel cuore della settimana che conduce i salentini ala delicata trasferta del primo pomeriggio di sabato contro l’Ischia Isolaverde. Una gara fondamentale,ancora una volta, per il campionato dei giallorossi: ‘ Quello che ci aspetta adesso – ammette il barbuto difensore – forse è ancora più difficile. Se, infatti, contro il Foggia la gara si prepara da sola, con una compagine come l'Ischia serve maggiore concentrazione per non arrivare al match con l’atteggiamento sbagliato’.
Il rischio è proprio questo: quello di accusare cali di tensione nel ritrovarsi davanti una formazione allo sbando, impigliata nei bassi fondi della classifica, o peggio, provare un senso di appagamento: ‘Siamo una squadra piuttosto matura, tanto da capire che ci giochiamo tanto. Anzi, ci tengo a dire che ancora non abbiamo fatto niente. Sappiamo che dobbiamo continuare sulla strada intrapresa, fatta di tanti sacrifici: ci teniamo tutti a regalare a questa piazza tante soddisfazioni’.
Non v’è dubbio, però, che dopo la bellissima gara contro i ‘Satanelli’ e il conseguente secondo posto in classifica ottenuto, il Lecce adesso sia più temuto che mai: ‘Ma i nostri avversari ci hanno sempre temuto – ritiene Cosenza – e ci hanno sempre affrontati con lo spirito di chi non ha nulla da perdere, fornendo grandi prestazioni. Piuttosto – prosegue – ora è cambiata la consapevolezza dei nostri mezzi’.
Ora l’ostacolo, dunque, si chiama Ischia e per la sfida in terra campana rientrerà dalla squalifica Gianluca Freddi, mentre dovrà restare in Salento il portierone Filippo Perucchini: ‘In porta potrebbe andare Bleve – dice il difensore – ma per noi non cambia molto. Disponiamo di una rosa di primo livello, ci conosciamo bene e ognuno sa quello che deve fare. Anche con Alcibiade, ad esempio, al suo debutto c’è stata subito grande intesa. Il nostro è un gruppo coeso e compatto: guardate come hanno inciso i cambi sabato scorso. Siamo un collettivo spettacolare, dal mister, alla società, fino al magazziniere.
Dobbiamo pensare a chi ci ritroviamo davanti, invece: l’Ischia è squadra ferita e sono convinto che darà battaglia per conquistare punti pensanti in chiave salvezza. Il calendario? Non ci pensiamo, dobbiamo ragionare settimana dopo settimana: la storia racconta che con le piccole si perdono troppi punti’.
Prima di raggiungere i compagni sul campo di Acaya per la seduta pomeridiana, Cosenza ha risposto anche a chi ha ricordato lui dell’abbraccio finale tra i giallorossi, in mezzo al quale si è ritrovato, suo malgrado, Mino Chiricó: ‘non ci siamo accorti di averlo avuto nelle nostre grazie nell'abbraccio finale – confessa. So che l’ambiente non ha un bel rapporto con lui, ma a me questo non interessa. In campo c’è stata qualche scaramuccia: sono cose anche simpatiche che capitano durante il gioco, l’importante è che poi resti tutto sul rettangolo verde’.