Con l’Hellas Verona il Lecce si giocava un pezzo di salvezza, ma la squadra è sembrata molle e impacciata. Non si può andare a Torino e giocare la partita della vita contro la Juventus e scendere in campo davanti ad un Via del Mare da tutto esaurito come se fosse un’amichevole con i dilettanti. Quali sono le cause dell’atteggiamento dei calciatori sul rettangolo verde dando per scontata l’assoluta buona fede e l’alta professionalità? Solo tre possono essere le ragioni della débâcle di domenica sera: scarso stato di forme dell’intero gruppo (tranne le dovute eccezioni). Due, condizionamento psicologico, dovuto alla pressione che i giocatori avvertono quando scendono in campo vista la sequenza di risultati negativi. Tre, errata organizzazione tattica della squadra che, da troppo tempo, risulta impalpabile sotto porta.
Non ci sono altre ragioni che possano spiegare la prova imbarazzante contro i gialloblu allenati da Zaffaroni in un match che avrebbe potuto garantire la salvezza quasi matematica. Il Lecce è sembrato scarico, appannato, privo di idee. Ma adesso il problema è capire le gambe molli che non rispondono alla testa oppure se non ci sono idee interessanti da trasformare in gioco. E la colpa è dei giocatori o sta nel “manico” come si diceva un tempo visto che non si capisce perché ci si intestardisce con lo stesso modulo da troppo tempo malgrado i risultati, quasi nulli.
Non è questo il momento del disfattismo ed è chiaro che tutti dobbiamo remare dalla stessa parte, ma è pur sempre il momento di capire quello che non va per porre rimedio. Nulla è perduto, dal momento che 4 punti di vantaggio a 4 giornate dalla fine e con lo scontro diretto in casa contro lo Spezia sono tanta roba, ma preoccupa il trend negativo dei giallorossi che hanno preso lo stesso crinale dei liguri bianconeri a differenza di Verona e Cremonese che stanno inanellando tanti risultati utili consecutivi e che sembrano più in forma.
Adesso serve fare risultato a Roma contro la Lazio, anche un pareggio sarebbe importante. E forse, lontano dalle mura amiche, questa squadra si esprime meglio per organizzazione di gioco e carattere. Il Lecce era quasi salvo qualche mese fa. È triste vedere che sempre più viene riacciuffato dal gruppo che lotta per un posto nella prossima serie A.