Un Lecce bellissimo sbanca lo stadio “Armando Picchi” di Livorno e lo fa con un netto e perentorio 3 a 0. Il gol in avvio di La Mantia e la seconda doppietta consecutiva di Palombi fanno volare l’attacco giallorosso: Liverani, complici le tre gare in una settimana, mette pesantemente mano al suo scacchiere, e gli effetti sono quelli sperati. Ordine e diligenza la fanno da padroni: sugli scudi, oltre ai due attaccanti, l’intera linea mediana, con Tabanelli e Petriccione su tutti.
Vigorito, 6+ : smaltito l’acciacco muscolare, torna a difendere la porta giallorossa. Lo fa con sicurezza, senza correre particolari rischi. Inoperoso nel corso del primo tempo, si fa notare per un paio di uscite tempestive nella ripresa.
Venuti, 6.5: dopo lo spezzone di gara da centrale difensivo, Liverani stavolta lo inserisce dal 1′ come terzino destro. La squadra preferisce le incursioni dall’out mancino, ma quando tocca a lui si fa sempre trovare pronto. Bene anche in rincorsa e in chiusura. Ammonito (ingenuamente) al 71′.
Marino, 6.5: debutto in campionato per il centrale siciliano che affianca dal primo minuto Meccariello. Gara attenta la sua, anche se si concede un paio di sbavatura in fase di appoggio. Al 50esimo perde il tempo su Kozak che per poco non accorcia le distanze.
Meccariello, 6.5: guida lui quest’oggi la difesa e lo fa con diligenza e attenzione. Stavolta nemmeno una sbavatura.
Calderoni, 7: lo stantuffo della corsia mancina resta uno degli intoccabili. Il perché è presto detto: le sue cavalcate sono ossigeno puro per i giallorossi che quando lui accelera, si rendono davvero pericolosi. Tante sovrapposizioni che consentono al Lecce di creare la superiorità numerica: i suoi traversoni (vedi quello sul palo di Palombi) sono millimetrici.
Petriccione, 7- : dal 1′ si mette a dirigere l’orchestra (visto il riposo concesso ad Arrigoni da Liverani) e lo fa con innata personalità e spregiudicatezza. Sempre nel vivo dell’azione, si abbassa per prendere palla e innescare il pacchetto offensivo, bene anche in rifinitura. Suo il fantastico assist direttamente dalla bandierina per il gol dello 0-1 di La Mantia. Rimedia, in avvio di secondo tempo, il primo cartellino giallo del match. Cala inevitabilmente alla distanza: al 70′ si fa soffiare palla da Giannetti che poi sfiora il palo alla destra di Vigorito. Accusa però un problema muscolare negli ultimi minuti di gara: da valutare le sue condizioni.
Scavone, 6+ : bene in avvio di gara, con tanta legna in mezzo al campo. Rischia, però, di farla grossa al 36esimo quando regala palla a Diamanti in fase di disimpegno: imprecisa però la conclusione dell’esperto numero 23 livornese. Unico erroraccio in una gara ben condotta, soprattutto in fase di non possesso. Esce nel finale per far spazio ad Haye.
dal 78′ Haye, senza voto: l’olandese entra per fare il trequartista, ma tocca pochissimi palloni.
Tabanelli, 7: la sua buona prova nella parte finale della sfida di sabato scorso vale il premio da titolare quest’oggi. Pronti-via e prova a replicare il bel lancio per Palombi che però, stavolta, incespica in area avversaria. Da mezz’ala è veramente un altro giocatore, anche perché spesso e volentieri sale per cercare il filtrante giusto. Un tassello che può rivelarsi prezioso in questo Lecce.
Mancosu, 7: con Falco in panchina a rifiatare, lui viene confermato sulla trequarti. Capitano di giornata, si spazia su tutta la linea a ridosso degli attaccanti, aggredendo bene gli spazi che il Livorno concede, soprattutto nel corso del primo tempo. Ottimo il suo spunto al 58′ quando innesca tutta la rapidità di Palombi in occasione del 3 a 0. Va vicino anche al poker al 70esimo, ma cincischia un po’ troppo in area, a porta vuota.
Palombi, 8.5 : dopo la doppietta vincente siglata sabato scorso, ne arriva un’altra, pesantissima! L’ottima prestazione ammirata contro il Venezia non è stata affatto un caso: sta molto bene, si muove tanto e con intelligenza. Al 30′, servito magistralmente da Calderoni, pesca un palo in avvitamento di testa che avrebbe meritato decisamente maggiori fortune. Il gol però anche stavolta arriva: ci crede al 47′ in pressing su Bogdan, recupera palla, ubriaca due difensori e batte Mazzoni per lo 0-2. Non contento trova il quarto gol in tre giorni: il raddoppio è tutto in velocità, lanciato da Mancosu, stoppato prima dal portiere avversario, ma freddo sulla ribattuta.
dal 77′ Pettinari, 6: bene nel tenere alta la squadra. Ci prova a cinque minuti dal 90′ con una mezza rovesciata che però termina altissima.
La Mantia, 7.5: eccolo il suo debutto da titolare con la maglia del Lecce! Inizia fortissimo, prendendo le misure già dopo una decina di minuti: al 12esimo si divora un’occasione a tu per tu con Mazzoni (anche se in netto fuorigioco). Poi al quarto d’oro è imperioso il suo stacco di testa sugli sviluppi di un corner: un’incornata che manda in vantaggio i giallorossi e che vale il suo primo gol in stagione. Non ha i 90 minuti nelle gambe (rimedia anche una bella ferita alla testa), ma è in netta crescita. Il bomber c’è.
dal 83′ Torromino, senza voto: entra nel finale per cercare di tenere alta la pressione giallorossa.
Liverani, 8: mette pesantemente mano alla formazione iniziale, adoperando un ampio turnover. Per la prima volta in campionato, sceglie fin da subito la strada delle due punte di razza, con La Mantia ariete sostenuto da Palombi. Le scelte non sono azzeccate, di più: il Lecce impone il suo gioco come un’autentica corazzata, detta tempi e leggi, e dopo un paio di prestazioni non proprio esaltanti, ritrova piena convinzione nei propri mezzi. Oggi azzecca tutte le scelte: una squadra quadrata, ordinata e tecnicamente di livello. Le ripartenze sono il vero fiore all’occhiello di questo Lecce, al momento secondo miglior attacco del campionato e a 5 punti dalla vetta della classifica.