​Non solo Mura Urbiche e Agostiniani, anche il Museo della Cartapesta apre le sue porte al pubblico


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«Non c’è due senza tre» recita un noto proverbio che, a quanto pare, vale anche per la cultura. Dopo le aperture straordinarie dell’ex convento degli Agostiniani e delle Mura urbiche, due gioielli restaurati e restituiti alla città e ai tanti turisti che hanno deciso di trascorrere le vacanze nel Salento, un’altra “chicca” si aggiunge all’offerta del capoluogo barocco. Sa sabato 22 luglio, fino a settembre, la  Soprintendenza aprirà le porte al pubblico del Museo della Cartapesta, nel Castello Carlo V.
  
Nata come arte povera ed effimera, la produzione scultorea in cartapesta nel capoluogo barocco raggiunge, fin dal 700, la dignità di arte autonoma con l’affermazione di una vera e propria scuola originale, svincolata da quella napoletana e incentrata sul principio della sperimentazione di nuove tecniche. Il Museo della Cartapesta di Lecce – testimonianza importante di un particolare genere artistico strettamente legato alla storia della Terra d’Otranto – si presenta con un nuovo allestimento: la sala espositiva che raccoglie opere dal XVIII al XX secolo ospita anche una sezione dedicata alla ‘bottega’ in cui è possibile vedere gli attrezzi utilizzati dai maestri cartapestai, le tecniche e le fasi di lavorazione.
  
Nei locali della splendida Cappella di San Francesco, con un suggestivo accostamento all’altare barocco, sono esposte le figure presepiali dell’inizio del ‘900. La terza sezione, infine, ospita le opere contemporanee di Lucia Barata ed Emilio Farina.
  
«È una buona notizia per la città e per quanti visitano Lecce nel periodo estivo – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – Il Museo della Cartapesta nel Castello Carlo V costituisce un bene culturale prezioso, necessario per testimoniare e diffondere la conoscenza di una parte fondamentale della tradizione artistica leccese. Lo sforzo che la Soprintendenza compie con le aperture straordinarie va in questa direzione e la città non può che esserne riconoscente. Questa iniziativa, con le aperture straordinarie delle Mura Urbiche e dell'ex Convento degli Agostiniani, che proseguiranno fino alla definitiva messa a punto di un progetto stabile di gestione, arricchisce l'offerta culturale della città, offre la possibilità di arricchire gli itinerari turistici e contribuisce a rendere ancor più vivo e attrattivo il Castello Carlo V. I leccesi possiedono uno straordinario patrimonio culturale, spetta alle istituzioni pubbliche renderlo fruibile consentendo alla città di crescere dal punto di vista culturale ed economico».
  
Si tratta, insomma, di un primo prezioso passo verso la piena fruibilità di uno dei Monumenti più significativi della città cogestito dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Comune di Lecce.