Caffè in ghiaccio e pasticciotto: 5 imperdibili bontà tipiche salentine… acquolina assicurata

I prodotti tipici salentini conquistano ed entusiasmano. Ecco una classifica delle prelibatezze da assaggiare almeno una volta

Signore e signori, affamati e buongustai, intenditori o semplici assaggiatori, turisti o salentini… ecco la classifica delle prelibatezze made in Salento che vi farà venire l’acquolina in bocca e filare dritto in strada alla ricerca spasmodica e assatanata del primo bar o rosticceria che si presenterà ai vostri occhi come un luogo paradisiaco.

Bontà che non hanno bisogno di presentazioni! I prodotti tipici, quelli che identificano il Salento, sono super amati da tutti e hanno conquistato una popolarità che supera i confini nazionali. I primi ambasciatori delle eccellenze nostrane sono stati i fuori sede che, per ragioni di studio e di lavoro, vivono lontano da casa e in valigia, in ogni viaggio, hanno trovato un angolino per pacchi, pacchetti e pacchettini di alimenti locali, della terra natìa. Il resto della notorietà è merito di certi sapori, ineguagliabili.

È impossibile elencare cosa mangiare in Salento, il rischio di dimenticare qualcosa o di tralasciare qualche bontà è alto. Meglio una classifica di cosa assaggiare, almeno una volta.

Il pasticciotto

Pasta frolla con crema pasticcera. Di fronte ai vostri occhi la barchetta più amata del Salento. Dalla forma simpatica e dal gusto insuperabile il pasticciotto è il dolce che contraddistingue la colazione salentina. In tutti i bar un pasticciotto sarà di fronte ai vostri occhi. Pronto ad essere mangiato in meno di tre bocconi. E ora c’è anche l’imbarazzo della scelta viste le tante varianti diverse che sono state create di questa bontà. Un esempio? Il pasticciotto di Giovanni Venneri, maestro pasticcere di Alliste che, con il figlio Roberto, ha creato una versione, se possibile, ancor più golosa. Restano gli ingredienti di altissima qualità, ma a fare la differenza è la cura dei dettagli: un mix di semola Senatore Cappelli e farina tipo 1 invece della farina 00, il burro prodotto nel Salento al posto dello strutto, una crema con meno zucchero e più tuorli. Zero aromi, zero conservanti. Provare per credere al Cafè dei Napoli.

ph. Alessandro Mauramati

Il caffè in ghiaccio possibilmente con latte di mandorla

Questa bevanda dell’estate ormai ha fatto la storia. Nonostante sia una prerogativa tutta salentina è amato e richiestissimo dai turisti che ogni anno, giunti nelle loro case si affrettano ad acquistare una bottiglia di latte di mandorla, fino a quel momento completamente ignorata tra gli scaffali dei supermercati.

La frisella

Anche il tarallo di grano duro è amato dagli ‘stranieri’ che, superata la perplessità iniziale e capito il meccanismo dello ‘sponzamento’ adorano immergere la frisella nell’acqua e poi condirla con il pomodoro e magari una foglia di basilico. Un rito antico per questo il fastfood salentino.

La puccia

Diffusa in tutta la Puglia ma soprattutto in Salento, tanto che a volte il nome puccia viene accostato all’aggettivo leccese, è un piatto amato da tutti perché personalizzabile e veloce. La puccia è la puccia.. e va provata.

Il rustico, lo streetfood salentino

E poi, dulcis in fundo.Il rustico è il re della rosticceria leccese e allo stesso tempo il re dei prodotti tipici salentini. Amatissimo, conquista al primo boccone e sarà molto difficile farne a meno. Anche due, tre alla volta. Il rustico è leccese, e non se ne discute. Onore e lunga vita al rustico e a tutta l’eno-gastronomia salentina!

Adesso.. tutti al bar.