Fa caldo e ci vuole l’aria condizionata (che ha le sue controindicazioni). Vuoi andare al mare, ma ti tocca guidare per chilometri nel traffico e magari perdere delle ore per trovare un parcheggio. Insomma, per andare in vacanza ci vuole molta capacità di resistenza e soprattutto tantissima pazienza, che è merce rara di cui non tutti dispongono.
L’idea stessa della vacanza, fatta di benessere e spensieratezza, entra in contraddizione con le modalità stesse delle ferie al mare che di tranquillo e silenzioso hanno ben poco, perduti come siamo in tumulti di folla urlante in ogni angolino di costa che si rispetti.
Certo, è quello che vogliono i bambini e i ragazzi e cioè divertimento e frenesia, ma chi ha da un pezzo superato gli anta ha bisogno di ritmi più lenti e di un modello di vacanza molto più slow.
E così ci sono coloro che si mettono in azione per farsi decine di chilometri di coda, dispersi nel traffico, magari per partecipare a un concerto di musica rock, e poi ci sono quelli che sognano un’isola deserta dove è il mare che deve venire da te, perché diversamente sarebbe una fatica davvero insostenibile.