Festa de lu Porcu Meu a Muro Leccese: tradizione e gusto nel cuore dell’autunno


Condividi su

C’è un momento dell’anno in cui il profumo della brace, il sorriso della gente e la musica salentina si fondono in un appuntamento che racconta l’anima di un paese: è la Festa de Lu Porcu Meu che si svolge, ogni anno, a Muro Leccese. Un’occasione per riscoprire tradizioni antiche, convivialità autentica e sapori decisi, dove il maiale — “u porcu” — diventa protagonista e simbolo di un mondo rurale che continua ad avere molto da raccontare. Se cercate un’esperienza che unisca enogastronomia, musica popolare, comunità e autenticità, questa festa è uno degli appuntamenti imperdibili della stagione autunnale salentina.

Un po’ di storia

La festa affonda le sue radici nella vita contadina della zona: allevamento suino, macellazione casalinga, utilizzo integrale della carne e degli insaccati erano pratiche quotidiane fino a pochi decenni fa. Edizione dopo edizione, la manifestazione è diventata una grande sagra gastronomica che richiama centinaia di visitatori, ma ha mantenuto intatta la sua anima.

Secondo una curiosa leggenda locale, un allevatore — per proteggere i propri maiali da un acquazzone improvviso — li avrebbe fatti entrare in un forno per farli scaldare e asciugare, finendo per cuocerli a fuoco lento: da allora, si narra, sarebbe nato lo spirito di “u porcu” celebrato con gusto e allegria in una festa che, come tradizione vuole, anima la terza domenica di ottobre e richiama turisti e appassionati di cucina popolare, che desiderano immergersi nei sapori forti e veri del Salento.

Quando e dove

La festa si tiene ogni anno a Muro Leccese, generalmente nella terza domenica di ottobre quando l’aria si fa più fresca e la campagna si prepara all’inverno. Per il 2025 è andata in scena dal 17 al 19 ottobre. Le vie del borgo si animano con stand gastronomici, eventi collaterali, musica e laboratori, tipicamente nel pomeriggio e nella serata fino a notte fonda.

Cosa aspettarsi: atmosfera, gusto, musica

L’atmosfera

Passeggiando tra gli angoli di Muro Leccese durante la festa, si percepisce subito una calda convivialità: famiglie, gruppi di amici, turisti curiosi si mescolano; l’aroma della brace, della carne arrostita e delle spezie è pervasivo. Il borgo, con le sue case in pietra, uliveti secolari e muretti a secco, fa da cornice perfetta a un evento che è radicato nella terra. L’aria è allegra, accompagnata da musica popolare, spesso la pizzica, balli spontanei e serate che terminano attorno ai tavoli, in amicizia.

Il gusto

Il fulcro è la carne di maiale: arrosti, salsicce, capocollo affumicato, interiora preparate secondo la tradizione locale. L’idea è che nulla vada sprecato: “dal maiale non si butta via niente” è un proverbio che qui si fa esperienza concreta.

Si tratta di piatti rustici, genuini, legati alla tradizione contadina salentina: perfetti per chi vuole assaporare un altro lato della cucina pugliese, lontano dai cliché del mare e delle orecchiette.
Consiglio: andate con appetito e lasciatevi guidare dagli stand consigliati dai locali per scoprire le interpretazioni meno “turistiche”.

La musica e il divertimento

Oltre al cibo, la festa è animata da concerti, spesso all’aperto, serate di ballo popolare e momenti di socializzazione. È l’occasione per muoversi a ritmo di pizzica, per conoscere la cultura salentina in forma viva e condivisa. Un bel modo per “sentire” il territorio, non solo assaggiarlo.

La Festa de “Lu Porcu Meu” a Muro Leccese è più di una sagra: è una celebrazione della vita contadina, della convivialità, della tradizione che resiste e si rinnova. Perfetta per chi ama la buona tavola, per chi è curioso di cultura locale e per chi vuole vivere un angolo autentico del Salento fuori dai percorsi più battuti. Segnatela nel calendario — e quando ottobre arriverà, preparatevi a gustare, ballare e sorridere insieme alla comunità di Muro leccese.