Il mar Mediterraneo è fra i più ricercati dai turisti di tutto il mondo, tra isole e isolette incantevoli e luoghi incontaminati, ma c’è mare e mare.
Ai fondali blu e turchesi dello Jonio e dell’Egeo si contrappongono, in una sorta di contrappasso geografico, quelli sabbiosi, bassi e argillosi dell’Adriatico, un mare giovane, di recente origine. Basti pensare che poco più di 5000 anni fa, quando le prime civiltà già si affacciavano sulla soglia della Storia, mentre con la colonizzazione dell’Europa si usciva dal tunnel della preistoria, dalla penisola italica alla Jugoslavia si poteva andare a piedi.
Furono i grandi fiumi, in particolare sua maestà il Po’, a riempire di sedimenti il tratto che poi sarebbe diventato quel mare, mezzolago, che è l’Adriatico.
Si tratta del mare più pescoso di tutto il Mediterraneo perché ricco di plancton e organismi di cui sono ghiotti i pesci, ma è anche tra i mari a più alto rischio inquinamento, non solo per i depositi dovuti all’azione fluviale ma anche per i tanti, troppi patogeni che hanno trovato qui il loro habitat.
Di certo più ci si spinge verso sud più le cose cambiano. Alle porte della Puglia particolari condizioni ambientali e correnti determinanti trasformano l’immagine dell’Adriatico. Già nella Puglia settentrionale in zona Gargano il paesaggio costiero diventa più che gradevole e l’acqua più cristallina e trasparente fino ad arrivare nel Salento dove l’incontro con lo Jonio, fortunatamente cambia tutto, nel meraviglioso tripudio di colori del canale d’Otranto.