Nazaro: spero in un futuro senza le solite polemiche. Il Salento ha bisogno di altro


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È considerato uno dei principali motivatori del settore turistico pugliese, testimonial delle più importanti e prestigiose iniziative e rassegne culturali, un osservatore critico ma benevolo nei confronti del territorio.

Fernando Nazaro da Gallipoli non intende parlare di bilanci dell’estate 2025, o almeno non ancora.

“È ancora troppo presto, dobbiamo attendere novembre per ragionare sui numeri reali, per adesso possiamo solo fare una fotografia della stagione, che ha visto l’ottima tenuta dei cosiddetti mesi spalla, giugno e settembre, così come ampiamente previsto. Luglio è stato un po’ più incerto, agosto invece in linea con gli anni precedenti. Ma se noi riducessimo il turismo ad una mera questione aritmetica, fatta di numeri e presenze, tradiremmo di fatto la mission per cui siamo stati chiamati, ovvero quella di interpretare e armonizzare le dinamiche economiche e sociali di un territorio che si è accreditato sempre più nel tempo come riferimento assoluto per la vacanza, grazie ad elementi morali ed immateriali che sfuggono alla semplice trattazione statistica.

Ci interessa di più – dice Nazaro – la soddisfazione del cliente, di tutti quei turisti che per la prima volta arrivano qui da noi in cerca di qualcosa di magico, un’esperienza da ricordare e raccontare, e magari, come spesso avviene, da ripetere.

Se dovessi bocciare qualcosa della nostra estate boccerei le polemiche, le solite inutili, improduttive e dannose polemiche sul costo della vacanza o sulla mancanza di professionalità di alcuni operatori e mi concentrerei meglio su qualcosa di più concreto come la necessità di migliorare i servizi e la possibilità di rilanciare il territorio a partire dai settori dell’accoglienza alberghiera e della ristorazione.

Nel mio ruolo di ambasciatore locale di Miss Mondo mi sono reso conto che tutti dobbiamo fare i conti con la bellezza che giustamente chiede di essere interpretata in una chiave di offerta turistica seria e consapevole. Non è facile ma ci proviamo, come del resto fanno grandi personaggi come Albano Carrisi che da una vita promuove e sostiene l’orgoglio e l’identità del Salento. Con lui qualche giorno fa ho avuto il piacere di confrontarmi pubblicamente e di ritrovarmi perfettamente in sintonia sulla necessità di tutelare e conservare la matrice originale della nostra salentinità.

Senza quelle nicchie di autenticità non potremmo davvero essere competitivi, invece lo siamo, ed è per questo che non ha senso concentrarsi su qualche presenza in meno, rispetto all’ appeal e all’attrattività che siamo in grado di esercitare negli ultimi anni, grazie a un lavoro autentico di tutti gli attori del territorio, non solo degli imprenditori ma anche delle istituzioni e dei cittadini.

Il turismo pugliese cresce se cresciamo tutti noi in maniera più autentica e consapevole”.