La fotografia del Salento, quella su cui fu costruita l’immagine del territorio


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Fra oltre 100 immagini della Puglia, tra luoghi costieri e dell’entroterra quella che fu scelta 25 anni fa come foto distintiva fu Torre Sant’Emiliano, ritratta dalla litoranea con alle spalle la costa del sud fino a Leuca.

È terra di bellezza, ma anche terra di forti emozioni. Luogo difficile da raggiungere, se non a piedi, è rimasto legato alla sua origine, alla sua inconfondibile caratteristica di terra estrema. Non sappiamo se Torre Sant’Emiliano può essere definita la torre costiera per eccellenza, ma il suo posizionamento al centro di una scenografia cinematografica ne fa un punto di riferimento in tutte le dinamiche di promozione del territorio.

C’è un prima e un dopo quella torre, perché lì comincia il tratto di litorale più straordinario dell’intera provincia, con l’insenatura di Porto Badisco, gli scogli appuntiti di porto Russo, i balconi ispidi della Fraula, la scogliera grigio nera di Santa Cesarea, le grotte preistoriche di Castro, la cala dell’Acquaviva, il dolce litorale di pietra di Tricase, l’insenatura ardita del Ciolo e l’ultimo baluardo di costa meridionale, sotto la bianca Leuca, porta di Occidente.

Questa immagine ha il sapore dell’eterno, luoghi suggestivi ce ne sono tanti certo, ma qui parliamo d’altro.