Controlli e sorveglianza, in atto da tempo in maniera attenta e responsabile, confermano un dato di notevole importanza. Gli animali selvatici sono perfettamente integrati nel sistema ambiente della provincia di Lecce.
L’arrivo, forse improvvido di cinghiali, nel 2008, il ritorno del lupo italico in Salento qualche anno dopo (tra il 2013 e il 2015) alla ricerca di prede e luoghi accoglienti, la crescita esponenziale del numero delle volpi anche a ridosso dei centri abitati rendono questa terra ricca di biodiversità.
I cinghiali (oggi più che altro ibridi di suini selvatici) avevano raggiunto un consiste numero di esemplari, regolato e tenuto sotto controllo dalle predazioni dei lupi, diffusi ormai in tutto l’arco adriatico e ionico della provincia, in numero sempre crescente e suddivisi in piccoli branchi di due, tre o al massimo quattro individui. Discorso a parte meritano le volpi che a differenza del lupo, sempre in movimento e in continua esplorazione, è un animale stanziale che cresce e si aggira per tutta la vita attorno alla tana dove è nato.
Il problema è rappresentato dalle strade, dove sempre più spesso volpi e anche lupi finiscono sotto le ruote delle autovetture. Quante volte anche su queste colonne abbiamo dato notizia di lupi tragicamente ritrovati ai bordi delle strade, un elemento che conferma la presenza abbondante di una delle creature più belle e intelligenti del pianeta.
Che speriamo possa continuare a lungo ad aggirarsi e a riprodursi nei nostri boschi, senza alcun timore per nessuno, dato che i rischi per la sicurezza umana sono pressoché pari a zero