Gli avvocati leccesi hanno una data per votare, l’8 e 9 maggio aperte le urne per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine


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Si voterà in primavera, per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Lecce.

È quanto emerso al termine della riunione terminata nella tarda serata di oggi.

Dunque è stata fissata per l’8 e 9 maggio la data delle elezioni. Erano due, infatti, i punti cruciali su cui si doveva deliberare. Anzitutto, come sostenuto da tutte le liste, si chiedeva di andare alle urne il prima possibile (entro 45 giorni). In realtà, si voterà tra quasi quattro mesi, e ciò scontenterebbe la maggior parte dei candidati.

Poi, bisognava decidere con quali candidature procedere. Infatti, vari gruppi volevano andare al voto con la stessa “squadra”, già presentata nelle settimane scorse. Invece il Consiglio, attraverso la presidente in carica Roberta Altavilla, ha stabilito la riapertura dei termini per le candidature che permetterebbe di superare lo scoglio dell’ineleggibilità.

Una “doppia” decisione che si porterà dietro un lungo strascico di polemiche.

La seduta

La data è stata scelta dalla maggioranza dei consiglieri (sette dei quali contrari, Salvatore Vincenti e Luigi Corvaglia, e i candidati Silvio Bonea, Giulio Farachi, Isabella Fersini, Luigi Piccinni, Cristiano Solinas, proponevano le elezioni per fine febbraio) che si sono riuniti oggi pomeriggio, presso la sede dell’Ordine. Dall’otto aprile sarà possibile presentare nuovamente le candidature, e dovranno essere riproposte anche le candidature già depositate.
Le valutazioni che hanno portato il Consiglio forense leccese alla scelta del mese di maggio riguardano: i tempi di conversione del decreto legge (60 giorni), i 45 giorni previsti per il procedimento elettorale, e le festività pasquali.

“Mi auguro che questa decisione aprirà un nuovo capitolo per il Foro leccese e che si torni a parlare finalmente di programmi. Che possa aver inizio una campagna elettorale seria, in un clima sereno, dove siano i progetti ad avere peso e non gli attacchi gratuiti, seppur solo da alcuni avvocati, all’Ordine che ancora rappresento, rafforzati dalla diffusione mediatica. Questo Consiglio, oggi come negli anni passati, ha agito sempre e solo nell’interesse del Foro, dedicandogli cura, competenze, tempo, vita, e non certo per un attaccamento alla poltrona. Dalla decisione di rinviare le elezioni, avvenuta solo perché si facesse chiarezza normativa, alla riapertura delle candidature, stabilita dallo stesso decreto legge adottato nei giorni scorsi dal Governo, ogni decisione è stata presa con profondo senso del dovere e con responsabilità, nel rispetto dei ruoli e delle procedure che la stessa legge impone di rispettare”, ha commentato la presidente Roberta Altavilla.

Nei giorni precedenti, tra conferme, new entry e novità last minute, vi era stata la presentazione delle candidature, per il quadriennio 2019/2023. In ballo, la Presidenza e 21 posti nell’organo di governo dei legali leccesi.

Invece, giovedì scorso, durante una riunione, si è stabilito il rinvio del voto ( previsto per il 17 e 18 gennaio) a data da destinarsi. La decisione è maturata dopo che si era diffusa la notizia della riunione del Consiglio dei ministri convocata nella stessa giornata per sciogliere i dubbi interpretativi sulla eleggibilità dei consiglieri con doppio mandato. Perplessità emerse dopo che la Corte di Cassazione, a sezioni unite, si era espressa ritenendo ineleggibili nei Consigli degli ordini forensi gli avvocati in carica per due mandati consecutivi.

Nella serata di giovedì, intanto, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato il decreto-legge.  Con esso, veniva indicato agli Ordini il 31 luglio come termine massimo per indire nuove elezioni.