Oggi, Luigianna Vizzi, nelle vesti di responsabile dell’Ufficio verbali, all’epoca dei fatti (fu rimossa dall’incarico nel settembre del 2015), come testimone dei pm.
Ieri, al termine del processo, i giudici in composizione collegiale, gli hanno inflitto la pena di 3 anni e 10 giorni di reclusione per maltrattamenti e lesioni.
Parliamo dell’inchiesta su di un presunto sistema di appalti pilotati, in cambio di favori personali, come addobbi floreali, bottiglie di prosecco e voti, tra Maglie, Ruffano e Sanarica.
L’operazione investigativa aveva visto il coinvolgimento di una società con sede a Ugento, operante nel settore del commercio all’ingrosso di carburanti, gestita da un imprenditore di Taviano.
Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero ottenuto illegalmente dei crediti d’imposta per lavori edili spesso inesistenti. Non solo, poiché se qualcuno non rispettava gli accordi, scattavano le intimidazioni.
Il centro operativo dell’associazione si sarebbe trovato in una via a ridosso del centro di Lecce. Gli episodi contestati si sarebbero verificati anche a Surbo, Trepuzzi e Sannicola.