36enne trovato senza vita nel letto a “Borgo San Nicola”. Aperta inchiesta su morte di un detenuto

Si procede contro ignoti per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Domani ci sarà il conferimento dell’incarico per l’autopsia.

La Procura indaga sulla morte di un detenuto, trovato senza vita, nella mattinata di lunedì, nella casa circondariale di Borgo San Nicola. Parliamo del 36enne leccese, Luciano Romano, arrestato il 20 novembre scorso per detenzione ai fini di spaccio.

Il pm Donatina Buffelli ha aperto un fascicolo d’inchiesta, contro ignoti per l’ipotesi di  reato di omicidio colposo a carico di ignoti.

L’autopsia verrà presumibilmente eseguita domani dal medico legale Ermenegildo Colosimo, dopo il conferimento dell’incarico. I familiari, assistiti dall’avvocato Giancarlo De Lazzaretti, potranno nominare un proprio consulente di parte.

L’esame autoptico dovrà fare chiarezza sulle cause del decesso del 36enne. In particolare, servirà a chiarire se Romano soffrisse di qualche patologia pregressa. Anche perché da una prima visita esterna da parte del medico legale, non sono state emerse lesioni compatibili con un’aggressione.

In base a quanto emerso finora, il 36enne, nei giorni precedenti al decesso, avrebbe lamentato un senso di stanchezza. Non vi erano stati altri segnali di un possibile malessere.

Inoltre, la notte prima, intorno alle 4, si sarebbe svegliato perché aveva fame e dopo aver mangiato qualcosa, si sarebbe rimesso a dormire.

Il 36enne, la mattina di lunedì, era ancora a letto, nonostante avesse l’abitudine di svegliarsi presto. Allora, uno dei suoi compagni di cella, si è avvicinato per sollecitarlo ad alzarsi, ma Romano non ha risposto. A quel punto sono stati allertati i soccorsi, ma nonostante l’arrivo tempestivo del personale di polizia penitenziaria e degli operatori del 118 non c’è stato nulla da fare.

Si attendono, nei prossimi mesi, gli esiti completi dell’autopsia.